Come ricorda il Capodanno Cinese, il 2022 è l’anno dedicato alla tigre. Questo felino negli anni è arrivato a rischiare l’estinzione; tuttavia, secondo quanto rivela anche il WWF, proprio nel 2022 qualcosa è cambiato nelle popolazioni di tutto il mondo.
Il 2022 è l’anno della tigre, dopo 12 anni infatti il calendario cinese torna a celebrare questo meraviglioso e affascinante animale. Si tratta del più grande felino che abita il Pianeta e nel corso degli ultimi decenni è stato inserito anche nella Lista Rossa delle specie a rischio estinzione.
Tuttavia proprio nel 2022, anno a lei dedicato, la tigre sembra aver fatto degli importanti passi avanti nella conservazione. Secondo il WWF, infatti, le popolazioni di tutto il mondo sarebbero in crescita del 20%, ma non si arresta il rischio che coinvolge questo animale.
La tigre: dal rischio alla conservazione
Secondo alcuni dati resi noti dal WWF sul sito ufficiale, si apprende che negli ultimi 12 anni le popolazioni di tigri sarebbero aumentate del 20% in tutto il mondo. Nel 2010, infatti, proprio per arginare il forte rischio estinzione, è nata la Global Tiger Initiative ed è stato convocato il primo incontro internazionale per la conservazione della tigre, il Tiger Summit di San Pietroburgo. Si è trattato di un momento importante che ha visto un concreto impegno politico per la conservazione della specie da parte dei 13 paesi coinvolti nell’areale della tigre. Al 2010, a causa di bracconaggio e distruzione delle foreste, gli habitat si erano ridotti del 95% e le tigri erano 3.200.
Negli ultimi 12 anni, però, grazie agli importati sforzi per la conservazione, la popolazione ha subito un incremento notevole. Anche se il rischio estinzione non è ancora scongiurato, si possono raccontare i primi rilevanti successi. Come sottolinea il WWF, oggi si stimano tra 3.726 e 5.578 tigri, distribuite in 11 differenti paesi in maniera, però, non omogenea. Si trovano esemplari in India, Nepal, Bhutan, Bangladesh, Russia, China, Myanmar, Thailandia, Malesia, Indonesia e Cambogia.
Coinvolgere le comunità locali
La popolazione più numerosa si trova in India, dove sono state censite 2.226 imponenti felini. Tra la Cina e la Russia, invece, si trovano circa 450 esemplari di tigre dell’Amur, che oggi si trova tra le sottospecie più a rischio e in Indonesia 400 esemplari di tigre di Sumatra, anch’essa nella Lista Rossa. Il report del WWF Living with Tigers, realizzato per l’anno della tigre, mostra proprio il percorso di questi ultimi 12 anni. In esso si assiste ad una crescita positiva, ma ancora non sufficiente a debellare il rischio estinzione.
Proprio per questo è fondamentale continuare a lavorare in questa direzione di conservazione anche nel prossimo decennio. Infine un aspetto fondamentale, su cui il WWF desidera porre l’accento, è il coinvolgimento delle comunità locali nei processi di tutela della specie. Quindi, come conclude L’Organizzazione Internazionale: “Per avere successo nelle politiche di conservazione della tigre occorre integrare lo sviluppo dei popoli indigeni e gli interessi delle comunità locali. E occorre cominciare a lavorarci da ora“.