A Volterra in provincia di Pisa si sarebbe verificata una vicenda senza precedenti in Italia: 19 cavalli morti misteriosamente. Dopo la richiesta di archiviazione dell’indagine, però, l’associazione Italian Horse Protection ha presentato istanza di opposizione attraverso i propri legali.
Il fatto si sarebbe verificato a gennaio del 2019; una vicenda che, secondo quanto affermano anche i responsabili dell’associazione Italian Horse Protection, non avrebbe avuto uguali nel nostro Paese. 19 cavalli morti improvvisamente e per cause ancora rimaste, apparentemente, misteriose.
Tuttavia, dopo la richiesta di archiviazione dell’indagine da parte della Procura di Pisa, l’Ihp avrebbe presentato istanza di opposizione tramite i propri legali; l’associazione, infatti, chiede che sia fatta chiarezza su un evento tanto insolito quanto drammatico.
Secondo quanto si apprende, l’associazione animalista Italian Horse Protection si sarebbe opposta alla richiesta di archiviazione d’indagine in merito al caso dei 19 cavalli morti a Volterra in provincia di Pisa. Gli animali, secondo quanto chiarisce l’Ihp, sarebbero deceduti improvvisamente e in circostanze misteriose; questo avrebbe fatto scattare l’allerta da parte dell’associazione. Come si legge su Ansa, Italian Horse Protection avrebbe ricordato: “Dal gennaio 2019 per due anni successivi nella tenuta di Tignano, vicino a Volterra (Pisa), dove all’epoca l’associazione si era appena trasferita, si è verificata una vicenda che non ha mai avuto uguali in Italia e forse nel mondo. 19 cavalli, in buone condizioni di salute, sono morti improvvisamente e nell’arco di pochi minuti, dopo essersi accasciati mentre stavano pascolando“.
Dopo la richiesta di archiviazione dell’indagine da parte della Procura di Pisa, il presidente dell’associazione, Sonny Richichi, chiede che sia data una spiegazione accettabile a queste tragiche e inspiegabili morti. Inoltre, dall’associazione ricordano che, dopo quelle morti, in Toscana si sarebbero verificati degli episodi gravi di inquinamento ambientale; questo potrebbe far supporre che i cavalli potrebbero essere stati vittime di tale fenomeno (se si esclude la natura dolosa).
Come scrive ancora Ansa, l’associazione rivela l’assenza di accertamenti sul terreno; questo, ribadiscono da Ihp: “Nonostante noi lo avessimo richiesto perché con le piogge e il calpestio, a più riprese, sono emersi rifiuti e sostanze sospette che probabilmente erano state seppellite in quei luoghi anni addietro – e pertanto proseguono dall’associazione – Abbiamo chiesto alla Procura di disporre carotaggi dove sono morti i cavalli per rilevare l’eventuale presenza di sostanze tossiche potenzialmente mortali“.
Secondo l’associazione, sarebbero mancate delle indagini scientifiche appropriate in grado di rivelare la presenza anche di sostanze più volatili. Ed è a fronte di questo che Ihp chiede che sia fatta luce su una vicenda talmente drammatica che non può essere archiviata senza una spiegazione concreta; se non altro per rendere dignità alla perdita dei poveri cavalli.
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