Koa era una gatta che non riusciva a crescere, la sua incredibile storia è stata raccontata da chi ha scoperto il motivo della sua ‘anomalia’. Il gattino aveva appena due giorni quando il suo proprietario l’ha portata in una clinica veterinaria della Florida. Il micetto, era grande come il palmo di una mano e aveva diversi problemi di salute. Come ha raccontato Ashley, una veterinaria che lavora al Newman Vets of Edgewater, dice: “Era ipoglicemica e aveva le convulsioni . Il suo proprietario non sapeva come fermarle, così l’ha portata nella nostra clinica”. Per fortuna non è raro che un essere umano decide di salvare un animale in difficoltà.
Ashley, la veterinaria, ha spiegato che la gatta nel primo periodo non riusciva né a vedere né a sentire. La gattina, aveva molta fame e una forza di volontà grande. I medici hanno continuato a nutrirla adeguatamente per tutto il tempo, ma come racconta Ashley: “Nonostante tutto questo, lei non cresceva“.
Durante la permanenza all’interno dell’ospedale veterinario, i medici che si sono presi cura di Koa, hanno poi scoperto la patologia di cui soffriva la gattina. Koa era infatti nata con una forma di nanismo, anche se non sembra avere le ossa fragili. E’ un gattino molto affettuoso che va d’accordo con tutti. La sua dieta è creata proprio per lei e grazie ai medici del Newman Vets of Edgewater, adesso sta molto meglio. Come racconta la veterinaria: “Oggi mangia moltissimo, salta e si arrampica ovunque anche se è piccolina. Adesso ha quasi un anno ma è grande come un micetto di due mesi con le zampette anteriori un po’ deformate“. Ashley inoltre aggiunge: “Mi segue ovunque e vuole dormire insieme a me. E’ adorabile. Probabilmente resterà sempre piccola, ma non c’è nessuna differenza tra lei e gli altri felini“.
Una storia davvero particolare che commuoverà molti. Un Gatto nato con una rara patologia è costretto a stare in posizione verticale per poter sopravvivere. L’anomala posizione permette al micetto, di respirare e non morire. La vicenda raccontata, viene dalla California. Nella clinica veterinaria dell’Orphan Kitten Club di Spring Valley, sono arrivati due gattini di appena sette settimane, alla ricerca di una seconda possibilità. I micetti era fortemente denutriti, specialmente uno, i gattini non riuscivano a mangiare da soli. La fondatrice del centro, Hannah Shaw, ha iniziato a prendersi cura di loro insieme al socio Andrew Marttila.
La responsabile del centro, ha poi spiegato che sono state necessarie ben altre cinque settimane, per capire cosa indebolisse Jumbo, questo il nome del micetto. Dopo molti test diagnostici l’Orphan Kitten Club di Spring Valley, ha scoperto che Jumbo non cresceva era nato infatti con il megaesofago, una patologia rara per un gatto, in cui l’esofago risulta più grande del normale, con una struttura che perde elasticità e si dilata in uno o più punti. La condizione del gattino, racconta la responsabile del centro, non permetteva: “Al cibo ingerito di arrivare allo stomaco, con conseguenti rigurgiti, perdita di peso e un focolaio di polmonite da aspirazione”.
Una situazione, apparentemente molto grave e disastrosa. Tuttavia, il centro non ha preso la condizioni di Jumbo come una sconfitta, ma ha trovato una soluzione per poterlo salvare. Certo il gattino è costretto a vivere in una posizione un po’ anomala per un felino, ma può sopravvivere ed è questo ciò che conta veramente. La dottoressa Hannah, ha spiegato che il megaesofago è completamente gestibile. Jumbo, infatti, deve essere nutrito sempre in posizione verticale, permettendo quindi al cibo di andare giù dritto nello stomaco. Inoltre, per aiutarlo, Hannah ha comprato un dispositivo speciale che gli sta consentendo di mangiare in modo sicuro.
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