Incendi in California: arrivano le immagini struggenti e allo stesso tempo commoventi, degli animali salvati dai roghi, che hanno devastato e stanno devastando l’America. I volontari infatti, si sono attivati al fine di portare in salvo anche tutte le creature che sono state coinvolte nella terribile catastrofe. Tra gli animali salvati, risalta la storia del cane Shiloh; ma con lui anche la giraffa e il coniglio con le orecchie completamente bruciate. Sta bene Bunny, ma ha bisogno di tante cure e per ora riesce a nutrirsi e a bere, solo attraverso una siringa.
Sono oltre 350, gli animali coinvolti nell’incendio in California. Molti di loro per fortuna sono stai messi in salvo e al sicuro dai roghi che stanno devastando il Paese. Intere squadre di volontari lavorano ininterrottamente: scavano tra le macerie per trovarli e portarli via dalla morte certa. Il cane Shiloh è stato evacuato insieme alla sua padrona, ha alcune ustioni, ma per fortuna le sue condizioni migliorano piano piano.
Le storie di Shiloh, Bunny e Stanley
Shiloh è un Golden Retriever di due anni e il suo muso è stato colpito dalle fiamme, adesso sta bene, ma le ferite sono ancora evidenti. Insieme al Golden Retriever, è giunta anche la storia del piccolo coniglio, ricoperto di escoriazioni e traumi dovuti alle fiamme roventi, adesso si trova al VC Animal Service. Le sue zampe e le sue orecchie sono completamente bruciate; le ustioni hanno attaccato la sua pelliccia su più parti, ma per fortuna anche lui sembra star bene adesso. I volontari, stanno lavorando in maniera estenuante per portare soccorso a tutti gli animali rimasti vittime dell’incendio. Tra le creature anche la giraffa Stanley, che non è stata evacuata dal Saddlerock Ranch, ma per ora sta bene.
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La storia di un gatto salvato dalla strada
Una gattina più piccola del palmo di una mano, viene trovata abbandonata sul ciglio di un marciapiede. Appena alcuni passanti provano a salvarla dalla strada, la sua reazione è commovente. Troppo piccola, per comprendere ancora la crudeltà alla quale era stata sottoposta, la micetta, aiutata dalle pochissime forze che le sono rimaste in corpo tenta di allungare la testa verso i suoi salvatori, per farsi accarezzare. Infatti la cucciola era talmente piccola, che non aveva ancora creato il legame con la mamma, alla quale era stata strappata appena nata; e con molta probabilità ha visto in quelle mani tesi ad aiutarla qualcosa di più grande e familiare.
La nuova vita di Virgule
Ma come succede spesso in questi casi, per fortuna, la voglia di vivere di Virgule è stata più forte di ogni altra cosa e con tutte le cure adeguate, lei è riuscita a farcela. I volontari del centro raccontano: “L’abbiamo nutrita ogni 2 ore con una siringa e si è subito affezionata a tutti noi. Se non era in compagnia di qualcuno cominciava a piangere”. E’ una gatta che ama stare in compagnia e giocare, i responsabili del Chatons Orphelins Montréal, hanno infatti confessatto che Virgule: “Non è una gatta che ama la solitudine”. La ripresa di Virgule è avvenuta in meno di una settimana, durante quel breve periodo, ha preso 100 grammi e le sono spuntati i primi denti. I volontari assicurano: “Miagola molto e ha bisogno di attenzioni ma per fortuna è rimasta per poco nella nostra struttura”. Una coppia infatti l’ha già adottata e ha dichiarato: “Ci siamo innamorati di lei dal primo momento in cui l’abbiamo vista”. E in poche settimane la vita di Virgule è cambiata.
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