Il terremoto che ha colpito il Centro Italia sabato 30 ottobre 2016 ha riportato molti centri nello stato di allerta che si era già verificato per il sisma dello scorso 24 agosto. La situazione nelle zone dell’epicentro è molto critica, sia per le persone che per gli animali e l’ENPA ha lanciato un appello alle strutture di accoglienza affinché accettino anche i 4 zampe.
Dopo la nuova ondata di scosse sismiche che hanno colpito il Centro Italia nelle scorse ore, con epicentro tra Marche e Umbria, la situazione si fa sempre più complessa. Edifici distrutti, intere frazioni rase al suolo, persone per strada che hanno perso tutto. In questo drammatico scenario si fa, ancora una volta, allarmante l’emergenza animali. Com’era già accaduto per il terremoto del 24 agosto 2016, molte persone, costrette a fuggire, non sono riuscite a recuperare in tempo i loro animali, soprattutto i gatti, che tendono a nascondersi in situazioni di pericolo. Molti animali domestici sono rimasti intrappolati sotto le macerie ed alcuni sono sopravvissuti solo per miracolo (LEGGI ANCHE L’INCREDIBILE SALVATAGGIO DI PIETRO: IL GATTO SOPRAVVISSUTO 16 GIORNI SOTTO LE MACERIE, TERREMOTO: CANE MIRACOLOSAMENTE SALVATO DALLE MACERIE DOPO 9 GIORNI e MIRACOLO AD ACCUMOLI: GATTA SALVATA DALLE MACERIE DOPO DUE MESI).
Attualmente, dopo le scosse delle ultime ore, non si ha ancora una stima certa degli animali vittime del terremoto e, dopo l’appello lanciato dall’AIDAA a liberare gli animali tenuti a catena (LEGGI ANCHE TERREMOTO: LA TERRA TORNA A TREMARE TRA MARCHE E UMBRIA, CENTINAIA DI ANIMALI TRA LE VITTIME), arriva ora l’appello anche dell’ENPA (Ente nazionale protezione animali) rivolto alle strutture di accoglienza che stanno ospitando gli sfollati: Accettate gli animali, non solo le persone. In una nota rilasciata alla stampa si legge che l’Unità di Intervento Nazionale dell’ENPA è subito partita alla volta di Norcia con un’ambulanza veterinaria e un’automedica e i volontari sul posto stanno cercando di fare un monitoraggio della situazione relativa agli animali.
In queste ore i volontari dell’ENPA si sono attivati anche nelle Marche e nel Teramano, e nelle aree colpite dal sisma del 24 agosto dove l’associazione continua a garantire una presenza ininterrotta. Al momento le principali criticità – ha spiegato un portavoce dell’Ente – riguardano soprattutto gli animali delle persone in via di evacuazione dalle zone rosse, in quanto, sempre secondo quanto riferito, si sarebbero verificate resistenze da parte delle strutture di accoglienza, le quali in diversi casi avrebbero rifiutato di accettare gli animali.
In attesa di avere un quadro più preciso della situazione, l’ENPA si appella al senso di responsabilità e alla solidarietà di tutti affinché nessuno si trovi escluso dalla macchina dei soccorsi, nemmeno gli animali: È un indiscutibile dovere morale che permetterà di evitare un’emergenza nell’emergenza. Quella di animali abbandonati a sé stessi e quella di persone che, come già accaduto in passato, pur di non separarsi dai loro amici sono pronte a rifiutare gli aiuti.
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