Una ricerca americana sostiene che chi ha un gatto ha il doppio delle probabilità di chi non ce l’ha di incorrere in disturbi mentali, come schizofrenia o bipolarismo. La colpa è di un parassita
Secondo sondaggi di qualche tempo fa, chi sceglie un gatto come animale domestico non solo è più intelligente e affascinante di chi ha un altro pet (LEGGI ANCHE: CHI AMA I GATTI È INTELLIGENTE, AMOREVOLE E ANCHE PIU’ BELLO). Ma dal mondo della scienza, oggi, arrivano invece notizie piuttosto inquietanti: infatti, secondo un nuovissimo studio pubblicato anche sul Time, chi condivide la sua esistenza con un felino ha il doppio delle possibilità di… diventare pazzo.
A sostenerlo, come scrive anche l’AdnKronos, i ricercatori E. Fuller Torrey, dello Stanley Medical Research Institute e il dottor Robert H. Yolken dello Stanley Laboratory of Developmental Neurovirology presso la Johns Hopkins University School of Medicine, che stanno indagando su un possibile legame tra un parassita e le malattie mentali come la schizofrenia e il disturbo bipolare. Secondo quanto scoperto finora, i felini possono essere portatori di un parassita chiamato Toxoplasma gondii (o più semplicemente T. gondii) che può essere trasmesso agli esseri umani. Certo, non a tutti, i soggetti più esposti sono coloro che hanno il sistema immunitario debole. La ricerca recentemente pubblicata ora suggerisce che ci potrebbe essere anche un collegamento tra il parassita portato dai gatti e la malattia mentale.
A conferma di quanto affermato dagli scienziati americani, va detto, c’è anche un altro studio, stavolta pubblicato sulla rivista Acta Psychiatrica Scandinavica, ha esaminato decine di ricerche che hanno scoperto che l’infezione T. gondii è associata a disturbi mentali. I risultati hanno mostrato che una persona infettata dal parassita ha avuto quasi il doppio delle probabilità di sviluppare la schizofrenia.
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