Nel comune di Siniscola è stato scoperto un canile lager con animali denutriti, disidratati e tenuti in pessime condizioni igienico sanitarie. I due proprietari sono già stati indagati per maltrattamento animale e riceveranno numerose sanzioni
È inutile illudersi che i canili siano luoghi sicuri per i cani, in quanto spesso sono luoghi dove vengono perpetrate violenze fisiche e psicologiche sugli animali. Il numero dei canili lager è sempre più in aumento in Italia e all’estero e si contano sempre più numerose le denunce a carico dei proprietari di canili privi di qualsiasi norma di legge. L’ultima vicenda è accaduta in Sardegna, dove la polizia locale di Siniscola ha scoperto un canile in cui erano rinchiusi dei cani in condizioni terribili.
All’interno della struttura sono stati ritrovati una decina di cani da caccia e di altre razze, abbandonati a loro stessi nei loro stessi escrementi, in evidente stato di disidratazione. Le ciotole erano imputridite e melmose e molti di loro erano ammalati o in punto di morte per lo stato avanzato di denutrizione. Per mesi i cani erano stati lasciati in totale incuria, alle intemperie, senza cibo né acqua. I responsabili di questo scempio, sono i due proprietari della struttura completamente abusiva, rispettivamente di 29 e 30 anni, che dovranno pagare senz’altro delle sanzioni e sono sotto inchiesta per maltrattamento di animali.
Un caso simile avvenne a Ravenna qualche mese fa, con il ritrovamento di una struttura abusiva tra Solarolo e Cotignola gestito da un 62enne. Furono ritrovati ben 120 cani con numerosi esemplari di maltesi, barboncini, bouledogue francesi e molti altri, in condizioni più che critiche. Anche durante quel ritrovamento, l’edificio era completamente al buio, ricoperto di feci e con gabbie improponibili per la loro stazza [LEGGI ANCHE: RAVENNA, CANILE LAGER CHIUSO DAI CARABINIERI: TANTI CUCCIOLI E FARMACI SCADUTI].
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