Sono molti i gatti che, tendenzialmente, amano mordicchiare e rosicchiare anche cose non commestibili come corde, oggetti in plastica o in gomma. I motivi dietro a questo comportamento, apparentemente, insolito possono essere diversi. Se in alcuni casi non è preoccupante, in altri si possono sfiorare disturbi alimentari anche molto importanti.
Addentare un oggetto non commestibile, come può essere un nastro, una corda, una palla di gomma o anche un pezzo di stoffa, non è insolito fra i gatti. In molti casi, si tratta di un modo per assorbire meglio l’odore dell’oggetto in questione. In altri casi, però, questa abitudine potrebbe risultare più pericolosa e sfociare in veri disturbi alimentari. Se assorbire tutti gli odori, anche leccando qualcosa che non sia un cibo, serve al gatto per assimilare più informazioni possibili su una cosa, ingerire oggetti non commestibili è ovviamente un problema. Quindi, è importante comprendere quando l’atteggiamento che fa parte della loro natura sfocia nell’anomalia.
Se un micio inizia ad ingerire oggetti non commestibili, si è difronte ad una vera e propria patologia riconosciuta come picacismo. I gatti con la pica, nello specifico, mangiano ripetutamente prodotti non alimentari come plastica, tessuti o fili. Un atteggiamento quasi compulsivo, nel quale il gatto cerca questi oggetti con costanza e dopo averli masticati li inghiotte. Ovviamente questa ‘routine’ genera dei problemi di salute ai gatti, con conseguenze spesso anche molto gravi. Infatti l’ingestione di materiali non commestibili può causare avvelenamenti, irritazioni, ostruzioni e persino soffocamenti. È importante, dunque, comprendere se l’atteggiamento diventa compulsivo o se si tratta solo di momenti di noia.
In alcuni casi il picacismo può essere generato anche da stress o frustrazione, quindi è sempre bene fare attenzione al micio ed eventualmente consultare un veterinario. Esistono altre circostanze, poi, dove i gatti sono geneticamente predisposti verso questo particolare atteggiamento di mordere o succhiare oggetti. Parliamo in particolare della lana e di alcune razze come il Siamese o il Birmano che sembrano apprezzare particolarmente questo tessuto. Altri fattori ancora potrebbero essere legati allo svezzamento precoce. Se questo avviene prima delle sette settimane di vita, i mici potrebbero sentire il desiderio di mordicchiare qualsiasi cosa.
Vi sono poi situazioni in cui la pica potrebbe essere generata per fame, ovvero quando il cibo è somministrato in maniera razionata e il gatto non può, difatti, gestirsi su quando mangiare. Per il picacismo esistono diversi rimedi che il veterinario sarà in grado di offrire, ma la prevenzione (dunque eliminare ogni tentazione dalla portata del gatto) è probabilmente la soluzione migliore.
Un discorso a parte, infine, va fatto per i gatti che amano mangiare le piante. Premesso che anche in questo caso bisogna fare molta attenzione poiché ne esistono alcune davvero molte pericolose, non esiste una teoria scientifica che spiega perché a molti gatti piaccia mangiare l’erba. Sembrerebbe che i mici apprezzino particolarmente il sapore e consistenza delle foglie. Inoltre, sembra che i gatti siano in grado di riconoscere quelle che per loro sono velenose. Ma restare sempre vigili nel caso in cui vomitino o smettano di mangiare dopo aver assaporato una pianta è sempre un’ottima e necessaria precauzione per salvargli la vita in caso di intossicazioni o allergie.
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