L’orso è uno dei predatori più diffusi nel nostro Paese, questo fa temere attacchi all’uomo che in realtà sono meno probabili di quanto si pensi. L’essere umano non rientra nella dieta naturale del plantigrado, per questo motivo è necessario capire che esistono degli atteggiamenti specifici da tenere in caso di incontri ravvicinati.
Partendo dal presupposto che ogni incursione nell’habitat naturale degli animali dovrebbe avvenire in maniera rispettosa verso la fauna che vi abita, esistono degli atteggiamenti adeguati da tenere nel caso di particolari incontri ravvicinati. L’orso è uno dei predatori più diffusi in Italia, ma questo non è sinonimo di pericolo imminente per gli esseri umani. Nel nostro Paese vivono tre gruppi di orso bruno: l’orso bruno marsicano nella zona degli Appennini, e prevalentemente nei confini del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, l’orso bruno delle Alpi centrali e quello delle Alpi orientali a confine con la Slovenia. E in queste zone, difatti, anche a causa di varie problematiche che portano gli animali ad avvicinarsi ai centri abitati, non è improbabile trovarsi faccia a faccia con un orso. E allora capiamo cosa fare e sopratutto cosa non fare.
La convivenza tra orso è uomo e possibile, come hanno tenuto a precisare spesso anche gli esperti. Tuttavia è necessario che l’essere umano si mostri con un atteggiamento adeguato rispetto alla relazione con questi predatori. Di base, rimanendo ad una distanza adeguata, gli orsi hanno persino paura dell’uomo e preferiscono mantenere le distanze. Alcune situazioni, tuttavia, possono risultare più pericolose. È il caso, ad esempio, dell’incontro con esemplari femmine accompagnate dai loro cuccioli, oppure di un orso che sta mangiando o che si sente minacciato dalla presenza di un altro animale (anche di un cane che accompagna gli escursionisti).
A tal proposito è indispensabile sapere in che modo comportarsi per scongiurare rischi inutili. Quindi se si avvista un orso, durante per esempio una passeggiata con il cane, è importante tenere il quattro zampe sempre al guinzaglio. Tornare sui propri passi, quando l’orso non si è accorto della presenza dell’uomo, tenendo sempre il plantigrado a vista è sicuramente la mossa più azzeccata. Quando, invece, l’orso si è accorto della presenza dell’uomo è utile rimanere fermi e il più possibile calmi. Nel caso più comune il plantigrado si allontanerà, permettendo anche alla persona di tornare indietro nella direzione opposta all’animale.
Quando l’incontro avviene in maniera piuttosto ravvicinata è opportuno non agitarsi, ma allontanarsi lentamente mantenendo sempre un tono di voce bassa. Quando l’orso si alza sulle due zampe, potrebbe sicuramente far intimorire. In realtà, in quel momento l’animale sta procedendo verso l’identificazione del soggetto che si trova difronte. In quel caso sarebbe opportuno non muoversi dalla propria posizione e lasciare intuire al predatore che non si trova in presenza di pericolo. Nei casi più estremi, quando l’orso si avvicina, è sempre utile mantenere i nervi saldi. In caso di un contatto fisico, il modo più opportuno per non farsi del male è distendersi a terra a faccia in giù con le dita delle mani intrecciate dietro il collo e le braccia a protezione della testa. Rimanendo fermi, l’orso dovrebbe allontanarsi.
Esistono poi degli atteggiamenti che sarebbero da evitare completamente e che potrebbero rischiare, al contrario, di peggiorare una situazione. Non offrire mai del cibo per distrarlo, questo potrebbe ampliare i conflitti spingendo l’orso ad avvicinarsi all’uomo. Così come specificato per un altro predatore presente nei boschi italiani, il lupo, sarebbe da evitare anche una fuga di corsa. Non lanciare assolutamente nessuno oggetto che possa agitarlo o ferirlo, come pietre o bastoni ed evitare assolutamente anche l’uso di spray per la difesa personale. Infine, è sempre importante non urlare, ma piuttosto battere le mani per annunciare la propria presenza. E ricordiamoci sempre: gli ospiti siamo noi.
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