Dopo il terribile terremoto che ha colpito la Siria e la Turchia, si diffonde anche l’emergenza animali. L’Oipa, intervenuta sul posto, lancia un appello. Gli esseri umani vittime della catastrofe sono oltre 41mila, ma il dramma ha raggiunto anche tanti quattro zampe rimasti senza casa e famiglia.
Lo scorso 6 febbraio 2023 un terribile terremoto ha devastato la Siria e la Turchia, portando con sé una vera tragedia in termini di vite umane distrutte. Il bilancio delle vittime continua ad aggravarsi e, ad oggi, si contano circa 41mila morti sotto le macerie. Palazzi e strade distrutte, soccorritori che scavano interrottamente con qualsiasi mezzo a disposizione, spesso anche con le mani, per salvare le vite di chi è riuscito a sopravvivere alla scossa che ha raso al suolo intere aree dei centri abitati. Tra le vittime, di quella che possiamo definire una vera e propria catastrofe, si contano anche tanti animali. Sono diversi i quattro zampe sopravvissuti, rimasti senza un rifugio, una casa o una famiglia. Per loro è scesa in campo Oipa.
L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali ha lanciato un appello per gli animali vittime del terremoto che ha colpito Siria e Turchia. Diversi i volontari recatesi sul campo per dare sostegno ai quattro zampe per i quali è scattata una vera e propria emergenza. Dall’Italia, inoltre, Oipa si sta occupando di organizzare la distribuzione degli aiuti da consegnare agli animali in difficoltà nelle zone terremotate. A tal proposito l’Organizzazione chiede, a chiunque desideri farlo, di partecipare alla raccolta fondi straordinaria attivata dall’associazione proprio in questa drammatica occasione.
Come chiarisce l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali in una nota stampa ufficiale, sono moltissimi i randagi così come altrettanti sono gli animali domestici rimasti senza una casa e costretti a vagare alla ricerca di cibo e riparo tra le macerie. “In pochissimi giorni siamo riusciti a far consegnare 450 chili di cibo dove pensavamo fosse più difficile arrivare, in Siria. Un territorio dimenticato in cui troppo spesso i randagi sono considerati degli invisibili. Un’altra consegna è prevista nei prossimi giorni ad Aleppo, dove i volontari locali si stanno prodigando per aiutarci ad assistere i quattro zampe“. Questo quanto spiegato da Valentina Bagnato, responsabile Relazioni internazionali di Oipa International.
“È una corsa contro il tempo – aggiunge la Bagnato – per alleviare la fame di questi animali in un momento così difficile, dove anche chi si prendeva cura di loro non può più farlo“. E così come in Siria anche in Turchia, con il supporto della delegazione locale e dei volontari, l’Oipa sta creando una rete solidale di aiuti per arrivare sino alle zone più danneggiate e bisognose.
Gli aiuti di Oipa, infatti si stanno organizzando per raggiungere anche Yarbasi, Adana, Elbistan, Adiyaman e Diyarbakir, come ha voluto sottolineare Valentina Bagnato. Offrire il proprio contribuito con la raccolta fondi, dunque, è un modo per aiutare chi ha bisogno, ma anche tutti i soccorritori che si stanno impegnando con la loro stessa vita (e il sacrificio del cane da soccorso Proteo ne è un esempio più che concreto). Conclude l’Organizzazione: “Insieme possiamo aiutare questi animali a sopravvivere e a sentirsi amati e meno soli“.
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