Nasce un Master per tutelare la fauna selvatica

Nasce un nuovo Master di secondo livello dal titolo Medicina della conservazione e gestione sanitaria della fauna selvatica. Un percorso formativo organizzato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo e dal Parco Nazionale della Maiella.

L’importanza di tutelare la fauna selvatica diventa un’esigenza sempre più condivisa. E proprio da questo spirito, che appare sempre più diffuso, nasce il Master di secondo livello organizzato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo e dal Parco Nazionale Maiella. Il titolo del percorso formativo è Medicina della conservazione e gestione sanitaria della fauna selvatica. Sarà frequentato da trenta allievi tra medici veterinari, liberi professionisti, funzionari di enti pubblici impegnati nella gestione della fauna, dirigenti di aziende sanitarie locali e ricercatori provenienti da tutta Italia. Lo scopo primario è quello di lavorare per il benessere della natura e di chi vi abita.

Volpe, fauna selvatica
Cucciolo di volpe, esemplare di fauna selvatica – VelvetPets

Un Master multidisciplinare

Il Master di secondo livello dedicato alla tutela della fauna selvatica è partito lo scorso venerdì 27 gennaio 2023. Il percorso formativo prevede sia una parte teorica online, che una pratica applicativa. Per quanto concerne la parte applicativa, nello specifico, sono previste lezioni sul campo a cura del Wildlife Research Center del Parco della Maiella, nella sede scientifica di Caramanico Terme (Pescara) e in altre aree di interesse. I corsi sono effettuati anche in collaborazione con la Società Italiana di Ecopatologia della Fauna Selvatica (Sief). Importante sottolineare che si tratta di una proposta formativa che, al momento, risulta unica in Italia.

Questo anche grazie alla collaborazione e condivisione di esperienze tra il Parco e l’Università. Ma anche con il contributo di realtà italiane ed europee impegnate sul tema della gestione sanitaria e tutela della fauna selvatica. Il Master si avvale di un percorso multidisciplinare, attraverso il quale sarà possibile garantire la comprensione di tutte le dinamiche complesse che rappresentano lo sviluppo di malattie all’interno di diverse popolazioni. Come riporta Ansa, gli organizzatori del Master spiegano: “Con la comparsa del Covid, abbiamo dovuto confrontarci con alcuni concetti di epidemiologia, prima sconosciuti ai più. Abbiamo capito come le relazioni tra uomini, popolazioni animali e ambiente debbano essere viste con un approccio integrato, olistico, tendente a definire il quadro generale di ‘One Health‘”.

Alce
Esemplare di alce adulto

Tutelare la fauna per tutelare l’intero ecosistema

Come tengono a sottolineare, ancora, gli organizzatori del Master, si sente spesso dire che almeno il 70% delle malattie infettive che sorgono nell’uomo sono di derivazione animale, sopratutto dalla fauna selvatica. Ma se questo è vero: “È altrettanto vero che tali malattie sono effetto di relazioni complesse tra uomini, animali domestici e selvatici. E che trovano spiegazione – precisano – quando riusciamo ad averla, nell’analisi di fattori quali densità di popolazione umana, diversità e abbondanza di animali selvatici, e cambiamenti dell’ambiente messi in atto dall’uomo. Primi fra tutti deforestazione, espansione di pratiche agricolturali intensive, intensificazione della produzione zootecnica, commercio di animali“.

Con il nuovo Master, che vanta la collaborazione fra l’Ateneo di Teramo e il Parco della Maiella, tutti questi temi citati sono al centro degli studi. Si tratta anche di linee guida che sono alla base delle ricerche scientifiche che si stanno sviluppano in Abruzzo, sia per la presenza di diverse aree protette, che per la particolarità del territorio. Il Master, in tal senso, rappresenta un’ulteriore iniziativa a tutela della fauna selvatica, rispetto ad altre già promosse dal Parco della Maiella. Che, giusto per citarne una fra tante, si preoccupa del rapporto tra uomo-orso, grazie al Marchio Bear Friendly.

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