Marchio Bear Friendly: per realtà “amiche” degli orsi

Agricoltori e apicoltori che operano nel Parco Nazionale della Maiella hanno ricevuto il marchio Bear Frendly per la tutela degli orsi. Un riconoscimento speciale pensato per coloro che, nella produzione di miele, olio, frutta e ortaggi, adottano tecniche e comportamenti atti a favorire la salvaguardia dell’orso marsicano, ma anche della biodiversità e dell’ecosistema in cui vive il mammifero.

Sono 20, tra agricoltori e apicoltori, ad aver ricevuto il marchio Bear Friendly. Un riconoscimento molto particolare conferito per l’impegno, in tutto il processo produttivo, nella tutela degli orsi e del loro habitat naturale. Il marchio è istituto dal Parco Nazionale della Maiella, dove i suddetti produttori operano, in collaborazione con WWF Italia. Il riconoscimento è previsto per coloro che, in base a specifici disciplinari, agiscono per evitare situazioni di conflitto con l’orso. Bear Friendly è inserito nelle azioni del progetto Life Arcprom e vuole dare visibilità alle esperienze virtuose che caratterizzano il Parco. Azioni che si concretizzano dal punto di vista della salvaguardia per la sopravvivenza di una specie ancora fortemente minacciata.

Marchio Bear Friendly a chi rispetta gli orsi
Orso Grizzly Bruno, esemplare in cattività presso uno zoo – VelvetPets

La tutela degli orsi e ‘pubblicità gratuita’

La tutela dell’orso marsicano, oltre a garantire la sopravvivenza di una specie a rischio estinzione, permette anche di avere degli importanti risvolti economici per il territorio. Secondo, infatti, i risultati di uno studio commissionato nel progetto Life Arcprom, Bentornato Orso gentile, co-finanziato dall’Ue e messo in atto per migliorare la coesistenza uomo-orso, è grande il “valore commerciale” generato dalle ‘discussioni’ su questi orsi. In sostanza, il “servizio ecosistemico culturale gratuito offerto dall’orso marsicano“, come scrive Ansa, produce valore commerciale attraverso le citazioni sui media. Queste veicolano l’interesse di potenziali visitatori, oltre ad offrire un’immagine dei parchi e territori che ospitano il mammifero.

La tecnica econometrica utilizzata (Advertising Value Equivalency –AVE) ha permesso di stimare quanto, al contrario senza le citazioni gratuite, sarebbe costata una campagna pubblicitaria. Inoltre, la ricerca ha rilevato nello specifico che, tra il 2015 e il 2020, sono stati realizzati oltre 400 articoli e video con protagonista l’orso marsicano. Una vera e propria pubblicità indiretta con un valore promozionale, secondo quanto stimato, di oltre 9milioni di euro. Una cifra nettamente superiore rispetto alle spese impiegate per gestire il conflitto uomo-orso in termini di prevenzione e risarcimenti dei danni causati dagli orsi.

Esemplare orso bruno
Orso Bruno, Maestro Petz Parco Naturale – VelvetPets

Il marchio

Il marchio Bear Friendly sarà consegnato lunedì 19 dicembre, nella sede del Parco della Maiella a Sulmona. All’evento saranno presenti il Presidente del Parco Lucio Zazzara, il Presidente del WWF Italia Luciano di Tizio, il Direttore del Parco Luciano Di Martino e il tecnico del Parco Giovanna Di Domenico. Presente alla consegna anche il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Come riporta Ansa, Lucio Zazzara avrebbe commentato: “Per il Parco un grande passo concreto nella strategia di tutela dell’orso bruno marsicano. Passo che aiuterà a riconoscere l’orso parte integrante e valore del territorio, a moltiplicare i comportamenti virtuosi e che favorirà un dialogo con gli operatori economici. Per coinvolgerli sui temi della conservazione della natura, possibile solo se diventa responsabilità di tutti“.

Anche il Presidente del WWF si è espresso sull’importanza delle azioni che tutelino gli orsi del Parco della Maiella e ha spiegato come sia il marchio che il progetto Arcprom si muovano nella stessa direzione. “Per dare un futuro alle specie a rischio e proteggere ecosistemi minacciati è necessario lavorare in squadra, enti, istituzioni, associazioni, imprese. Ora i prodotti del Parco Maiella con il logo dell’orsetto avranno una marcia in più. Ci aspettiamo, dopo le prime 20, che nel 2023 altre aziende abruzzesi vorranno diventare ‘amiche dell’orso’“.

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