Nonostante ogni animale abbia la propria indole e la propria educazione, non è da escludere che esistano razze di cani e gatti più intelligenti rispetto ad altri. Questo anche quanto affermato da studi che hanno indagato su diversi quattro zampe e felini per stilare una sorta di classifica (con la possibilità, certo, di essere confutata).
Chi vive con un animale domestico saprà benissimo come, spesso, il pet sembra rispondere a certi segnali, o comunicare in maniera quasi ‘umana’ alcuni momenti che riguardano la sua vita. Insomma, chi non ha mai sentito qualcuno dire: “Il mio animale è intelligentissimo, gli manca la parola“?. Ebbene, secondo uno studio scientifico sembrerebbe che alcune razze di cani e gatti siano davvero particolarmente intelligenti rispetto ad altre. Tuttavia, e questo è bene chiarirlo, molto dipende anche dall’indole del pet, oltre che dagli stimoli che ricevono durante la loro educazione e crescita.
L’Università di Helsinki, in Finlandia, cercando di scoprire quale fosse il quattro zampe più intelligente al mondo, ha valutato ben mille esemplari attraverso dieci test di abilità. La classifica dei cani più prestanti è stata poi pubblicata su Nature Scientific Reports. Benché, come abbiamo chiarito sopra, il carattere di un cane non dipenda completamente dalla sua razza, esistono alcuni tratti genetici che possono conferire determinate abilità rispetto ad altre. Rispetto ai test, a cui i ricercatori hanno sottoposto i cani ,è risultato che certe razze abbiano più abilità nell’interpretare i gesti umani o nel problem solving. Gli esperti, inoltre, hanno valutato anche quanto tempo il cane impiegasse a chiedere aiuto ad un essere umano davanti ad un compito irrisolvibile. Da questi esperimenti è emersa una classifica.
Al primo posto tra i cani più intelligenti ci sarebbe il Pastore Belga, che non a caso svolge spesso il ruolo di cane poliziotto. Seguono poi gli Australian Kelpie e successivamente i Labrador Retriever. Rientrano nella classifica dei cani più intelligenti anche i Border Collie seguiti dai Golden Retriever. La sesta posizione è occupata dai dinamici Hovawart e a seguire, dalla settima alla tredicesima posizione: Spanish Water Dog, Shetland Sheepdog, English Cocker Spaniel, Australian Shepherd, Mixed Breed, German Shepherd e Finnish Lapphund. Come si tiene a specificare nello studio, comunque, ogni razza ha risposto in maniera interessante a diverse abilità. E come spiega la dottoressa Katriina Tiira: “Ad esempio, il Labrador Retriever era molto bravo a leggere i gesti umani, ma non altrettanto a risolvere i problemi spaziali. Alcune razze, come il cane da pastore delle Shetland, hanno ottenuto punteggi abbastanza uniformi in quasi tutti i test“.
Come si evince già dalla classifica dei cani intelligenti, la razza non determina in maniera universale il carattere di un cane. Ciascuno può avere i propri punti di forza e debolezza e lo stesso discorso si può fare per i gatti. Sono diversi gli studi scientifici che hanno dimostrato come i mici abbiano grande intelligenza emotiva e capacità di adattamento, tanto da rientrare tra gli animali più intelligenti, in assoluto, tra tutte le specie. Anche se non esiste un test che si possa definire standardizzato, come riporta La Zampa, i ricercatori hanno indagato su: curiosità, stimoli mentali e adattamento. Da questo è risultato che i gatti sono in grado di rispondere ai comandi vocali e che capiscono quando si parla di loro, non solo quando sono chiamati. Ma non solo, sono in grado di comprendere le emozioni di un essere umano e comunicano perfettamente con il loro linguaggio del corpo.
In base a tutti questi parametri, volendo stilare una classifica, è risultato che i più intelligenti in assoluto sono gli Abissini. A seguire si trovano poi i Bengala, Burmese, Cornish Rex, Scottish Fold (questa razza, in particolare, potrebbe essere bandita dal Regno Unito per questioni di salute) e Singapura. Chiudono la classifica dei mici più abili: Siamesi, Angora e Bobtail. Tuttavia, così come per i cani ci sono delle precisazioni da fare. Come sottolinea, infatti, la dottoressa Samantha Watson, responsabile scientifico della Rspca: “Ogni specie si è evoluta per adattarsi a una nicchia diversa. Un’abilità mentale utile a una specie potrebbe non giovare alla sopravvivenza di un’altra“. Ma anche per i gatti vale la regola estendibile a tutti gli animali: ciascuno ha la sua storia e ognuno è un individuo unico e irripetibile.
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