Progetto Save The Dogs: per aiutare i cani e tante persone

È attivo da un anno a Milano il progetto Save the Dogs, che si occupa di aiutare i cani e anche i loro proprietari in difficoltà. I volontari si prendono cura dei quattro zampe di strada e delle persone senzatetto che condividono la loro vita con loro.

Nel 2021 a Milano nasce il progetto solidale Save the Dogs, un’iniziativa che si pone a sostegno dei tanti randagi di strada. Dei cani più sfortunati che hanno bisogno di cure o ‘semplicemente’ d’amore. Con loro, spesso, ci sono anche delle persone. I senzatetto che non si separano dai loro fedeli amici a quattro zampe e con loro condividono la strada e un pezzo di coperta (che non sempre hanno). Sono gli ultimi, quelli dimenticati ed è per loro che nasce Save the Dogs. “Lui si prende cura di me“, ha rivelato Carlo, uno dei tanti senzatetto incontrati dal progetto che si sviluppa a Milano.

Progetto Save the Dogs per randagi e senzatetto
Benny, uno dei cani di strada sostenuto dai volontari di Save the Dogs @Crediti Save the Dogs/Facebook – VelvetPets

Save the Dogs e il progetto solidale

Carlo vive per strada con Benny, il suo cane randagio, senza una casa proprio come lui. La loro è una delle tante storie raccontate da Save the Dogs. L’organizzazione no-profit ha avviato dal 2021 il progetto Amici di strada, compagni di vita, con il quale è riuscito ad aiutare molte persone in difficoltà. Questa iniziativa, infatti, ha l’obiettivo di sostenere in maniera concreta tanti senzatetto e aiutarli, così, anche a prendersi cura in maniera più efficace dei loro fedeli amici a quattro zampe. I volontari dell’organizzazione viaggiano con un furgone che, ogni mese, si ferma in Piazza Monte Tutano e dona cibo e bevande alle persone che vivono per strada. Lavorano in maniera attenta, investendo il loro tempo per dare ogni tipo di conforto possibile e rispondere a diverse richieste d’aiuto.

Tra i tanti esempi, il cappottino donato ad un uomo che vive in strada con un chihuahua sempre tremolante. Oppure il collare nuovo al pit bull che continua a rosicchiare il suo ogni volta che i volontari tornano a trovarlo. All’interno del furgone si trova anche un veterinario che, con dedizione, si preoccupa di vaccinare i cani randagi e tutelarli dalle possibili minacce di parassiti e malattie infettive. Un grande gesto solidale che risponde anche al sentimento dei proprietari che, nonostante le precarie condizioni di vita, sono spesso disposti a tutto per il bene dei loro cani.

Volontarie del progetto Save the Dogs
Due volontarie del progetto Save the Dogs con uno dei randagi sostenuti @Crediti Save the Dogs/Facebook – VelvetPets

Un esempio per le altre città italiane

Si tratta di un lavoro importante che ha permesso a Save the Dogs di costruire moltissime relazioni con tante delle persone che incontrano ogni mese. E, anche partendo da questo bellissimo risultato, il progetto mira ad allargarsi. Come scrive l’organizzazione su Facebook, parlando di Carlo e Benny, ma anche di decine di altre storie: “Il loro è un rapporto fatto di sguardi e di intesa reciproca, ma anche di carezze e lunghi abbracci. Come capita per molti degli utenti che seguiamo, Benny è il punto di riferimento del suo umano: il loro è un legame stabile e un motivo di sicurezza durante le lunghe notti sulle strade“.

Nelle intenzioni di Save the Dogs anche il desiderio di sostenere le famiglie milanesi meno fortunate. Famiglie con quattro zampe e altri animali domestici che, oggi, non sempre riescono a far fronte ad ogni esigenza a causa delle precarie condizioni economiche. Anche per loro presto arriverà l’impegno dell’organizzazione che si spera possa servire da esempio anche per altre città italiane.

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