In Colombia nasce il primo gattopardo americano albino. Si tratta del primo esemplare conosciuto al mondo, ma la sua nascita preoccupa gli esperti per diverse motivazioni. Bellissima e allo stesso tempo delicatissima, si tratta di una cucciola e inizialmente era stata scambiata per un puma jaguarundi.
Il suo nome scientifico è leopardus pardalis, ma è conosciuto anche come ocelot o gattopardo americano. A rendere particolarmente affascinante la nascita di un nuovo esemplare il fatto che questo sia albino. Il primo al mondo conosciuto con questa caratteristica. Si tratta di una splendida cucciola, ma la sua vita sembra non prospettarsi particolarmente felice. Si trova in Colombia ed è uno dei felini selvatici che abitano questa terra, come giaguari, margay o puma, con il quale era stata confusa alla sua nascita. La piccola gattopardo albina è cieca e, con molta probabilità, questo è dovuto alla deforestazione.
La storia del gattopardo
Bellissima, anche se la sua condizione la rende completamente cieca. Il cucciolo di gattopardo americano vive nel Parco della Conservazione di Medellín. Lì è controllata e curata ogni giorno in un rifugio con illuminazione graduale. La sua storia non inizia nel migliore dei modi, considerando che la mamma l’ha abbandonata, forse perché a causa del suo colore bianco rischiava di mettere in pericolo anche i suoi fratelli. Troppo visibile agli occhi dei predatori. E, non potendosi mimetizzare, non sarebbe stata in grado neanche di predare lei stessa. A trovarla un bambino nel 2021 e proprio lui l’ha curata nei primi giorni.
Pesava poco più di 400 grammi e sembrava un gattino. Ma quando si è scoperta la sua vera natura, l’ufficio del sindaco ha contattato l’ente che protegge la biodiversità: la Corporación Autónoma Regional del Centro de Antioquia. Quasi immediatamente gli esperti hanno intuito alcuni problemi di salute nella cucciola di gattopardo americano. Malnutrita, con problemi di digestione e respiratori. Inoltre, secondo gli scienziati a causare l’albinismo sarebbe stato il deterioramento delle foreste native di questi animali. Anche oggi che la cucciola pesa quasi 13 chili e si dimostra molto agile e predisposta alla caccia, è costantemente monitorata. L’albinismo, infatti, oltre alla cecità potrebbe comportare altre mutazioni genetiche al cuore e ai reni.
L’albinismo e il deterioramento delle foreste
Oggi però la cucciola di gattopardo albina è in ottima salute e questo rallegra parte del mondo scientifico preoccupato per la sua sopravvivenza. Ma come hanno voluto sottolineare gli esperti, la condizione del felino non rappresenta un segnale positivo, sia per la salute dell’animale, ma anche per la salute del suo habitat naturale. L’albinismo è una mutazione recessiva, si presenta quando entrambi i genitori sono portatori del gene e ciò avviene in piccole popolazioni.
Quello che si teme, di conseguenza, è che la specie stia gradualmente scomparendo e che presto potrebbe rientrare tra gli animali a rischio. Questo a causa del deterioramento delle foreste. I corridoi naturali interrotti dall’uomo, per coltivazioni e allevamento, impediscono agli animali selvatici di spostarsi anche per accoppiarsi. Dunque, è sempre più difficile che riescano a trovare esemplari fuori dal loro gruppo, importanti perché geneticamente diversi. Ecco perché la scoperta dell’ocelot albino fa temere la rottura di un equilibrio all’interno del loro ecosistema di appartenenza.
Hace 1 año, la #FelinaSilvestreAlbina presentaba movimientos poco coordinados, característicos de un individuo en proceso de crecimiento y sufría afectaciones de salud. Ahora, a pesar de su ceguera total, ha mejorado su motricidad y reconoce su hábitat, diseñado para ella. Hilo⬇️ pic.twitter.com/46fwlZZPbj
— Parque de la Conservación (@pqconservacion) December 21, 2022