Anche i cani e i gatti si stressano e spesso tale condizione può essere prevista dai proprietari e dunque riconosciuta. I fattori possono essere diversi ma, nella maggior parte dei casi, i pets possono ricevere tutte le misure di cui necessitano per guarire da questo stato di malessere transitorio.
Paure, disagi, trasferimenti o cambiamenti improvvisi possono causare stress nei cani o nei gatti. In ciascuna di queste circostanze, per il proprietario è possibile riconoscere (quasi sempre) lo stato di malessere transitorio del pet e aiutarlo a ‘guarire’. Come riporta Ansa un sondaggio svolto dalle community online Feliway e Adaptil individua alcune delle cause più frequenti che possono essere prevenute per evitare di stressare l’animale di casa.
Per i cani si parte dai rumori molto forti, come botti o anche temporali; la visita dal veterinario preoccupa, invece, la maggior parte dei gatti. Per molti animali, abituati alla routine quotidiana, potrebbe essere fonte di stress anche la presenza di estranei o ospiti in casa. Le feste, ad esempio, sembrano agitare il 42% dei gatti e il 31% dei cani. E benché per gli umani sia fonte di relax, lo stesso non vale per cani e gatti che, in molti casi, odiano letteralmente le vacanze e i viaggi. Come scrive Ansa, Sabrina Giussani, Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale, ha ammesso: “Per migliorare la qualità di vita dei nostri conviventi è necessario anticipare quando possibile la circostanza scatenante programmando un piano d’azione efficace“. Infatti, nelle situazioni di malessere, in genere, cani e gatti comunicano con il linguaggio del corpo o con particolari vocalizzi.
In particolare, come rivela anche il sondaggio sopracitato, il pianto, l’ululato e l’abbaio sono i segnali più comuni di disagio nei cani. Mentre per i gatti si evidenziano comportamenti come ansimare, camminare avanti e indietro in modo agitato o anche la perdita di appetito. Alcuni cani stressati sono aggressivi, mentre diversi gatti a disagio si nascondono. In alcuni casi, poi lo stress genera anche un cambio di relazione con i proprietari. “Lo stress – dichiara ancora la dottoressa Giussani – cambia lo stato d’animo del cane e del gatto. E, di conseguenza, si modifica la relazione con il referente umano. Il cane diventa assillante nelle richieste di aiuto e fatica a trovare conforto, mentre il gatto si isola lontano dalla famiglia. È necessario comprendere i segnali comunicativi dell’animale per riconoscere il disagio“.
Per sollevare lo stato d’animo dei propri animali tanti rispondenti al sondaggio hanno affermato di dedicare ai pets più coccole e parole rassicuranti. Per chi vive con un cane anche le passeggiate o i giochi insieme. Giocare, offrire premi in cibo e i feromoni sono, invece, le risposte di chi vive con un gatto. Infine è utile sapere il tempo impiegato da un animale per superare la condizione di stress transitoria. Ovviamente, essendo ogni animale dotato di una propria personalità, è difficile fare una stima precisa. Tuttavia, rispetto al sondaggio, emerge che se i cani, di norma, in mezza giornata dopo l’evento di disagio recuperano lo stato di normalità, per alcuni gatti possono essere necessari anche alcuni giorni.
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