La storia di Mark “l’orso da ristorante”

Mark è un ‘orso da ristorante’ e vive in Albania. La sua storia drammatica, dopo anni di maltrattamento, potrebbe trovare un lieto fine. Si tratta dell’ultimo esemplare a cui è attribuito questo curioso nome, che di simpatico, purtroppo, ha ben poco.

Mark è, per l’esattezza, l’ultimo ‘orso da ristorante‘. Per oltre 20 anni ha vissuto in Albania chiuso in una gabbia con l’unico scopo di attrarre turisti e visitatori. Adagiato nel cemento, solo e triste, nei pressi di una trattoria di Tirana. Li chiamano così, “da ristorante“, perché sono poveri animali usati come attrazioni tradizionali. Ma in tutto questo, poco o niente avviene nel rispetto della natura di questi esemplari.

Mark ultimo orso da ristorante
Esemplare di orso bruno, della specie di Mark l’orso da ristorante – VelvetPets

L’orso da ristorante Mark

Oggi Mark ha 24 anni e finalmente la sua vita potrebbe prendere una prospettiva degna di essere chiamata tale. Lui è l’ultimo ‘orso da ristorante’ e la salvezza sembra essere arrivata anche per lui. La sua gabbia era talmente piccola da non permettergli alcun comportamento adeguato alla sua specie e alle sue caratteristiche etologiche. A salvarlo, dopo due decenni di sofferenza, l’associazione austriaca Vier Pfoten. Il nome si traduce come “quattro zampe” e questa associazione dal 1988 si occupa di aiutare tanti animali che vivono in situazioni difficili, attraverso la realizzazione di progetti solidali.

Ed proprio grazie ad uno di questi progetti che l’orso Mark sarà trasferito presto (nei primi di dicembre) presso il santuario degli orsi di Arbesbach, nel distretto austriaco di Zwettl, che proprio Vier Pfoten gestiste da tempo. Non sarà facile per Mark abituarsi ad una vita in libertà. Dopo vent’anni di costrizioni, senza difese alcune contro caldo e pioggia, oggetto di continue pressioni da parte di visitatori e clienti del ristorante. Ma sopratutto senza poter mai andare in letargo, fase che per gli orsi è naturalmente necessaria. Insomma, una serie di forti criticità che non agevolano l’inserimento di Mark, ma che non smorzano la fiducia dell’associazione pronta ad accompagnare il percorso dell’orso.

Orso chiuso in gabbia
Esemplare di orso chiuso in gabbia (immagine a scopo illustrativo) – VelvetPets

Le condizioni di salute e il percorso di riabilitazione

Tuttavia è bene chiarire che, come riporta La Zampa, i portavoce della Vier Pfoten avrebbero rivelato che le condizioni di salute di Mark sono particolarmente precarie. Sigrid Zederbauer, che dirige il santuario dove sarà trasferito presto l’orso, ha affermato: “Mark è gravemente sovrappeso perché viene alimentato con cibo assolutamente inadatto a lui e ha limitate possibilità di movimento. Ha problemi di movimento che richiederanno valutazioni cliniche. I suoi denti sono parzialmente rotti, probabilmente perché morde in continuazione le sbarre d’acciaio della gabbia, e i suoi artigli sono molto consumati per aver camminato sempre sul cemento“.

Non appena arriverà ad Arbesbach, gli presteremo subito le cure veterinarie e l’assistenza necessarie in modo perché possa riprendersi“, ha voluto, però, chiarire la Zederbauer. Come rivelano da Vier Pfoten, l’allevamento di orsi sarebbe illegale anche in Albania, ma nel paese non ci sono ancora strutture adeguate per accoglierli. Al 2016 c’erano circa trenta ‘orsi da ristorante’, ma grazie all’intervento di diverse associazioni animaliste sono stati tutti salvati e trasferiti in santuari. E ora anche Mark potrà avere una seconda opportunità nella vita.

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