Il giorno del Ringraziamento, ricorrenza americana, ha tra i suoi più tristi protagonisti i tacchini. Animale simbolo della cena che conclude la festa e che si trova nelle tavole della maggior parte delle famiglie. Ma un’organizzazione no-profit ha trovato un modo per innovare la tradizione e proteggere questi pennuti.
Si stima che nel giorno del Ringraziamento le famiglie americane consumino circa 46milioni di tacchini. Infatti, questa specie di gallinaceo rappresenta l’animale simbolo di questa festa ed è la portata principale della cena. Un’organizzazione no-profit fondata in California e presente anche in Missouri e Tennessee ha pensato di innovare la tradizione salvando la vita dei tacchini.
L’organizzazione, Gentle Barn si occupa di gestire rifugi per animali che non possono essere adottati, tra questi, ad esempio, scimmie o alpaca. E protegge anche tutte quelle creature che sarebbero destinate, altrimenti, agli allevamenti intensivi: mucche, maiali, capre, cavalli e ovviamente tacchini.
‘Graziare’ i tacchini durante il Ringraziamento (ma non solo)
L’organizzazione no-profit offre a questi animali un posto in cui vivere serenamente, ma allo stesso tempo offre ai bambini e alle famiglie che li visitano di interagire con queste creature in mezzo alla natura. Un’alternativa per conoscere le diverse forme di vita che si trovano sulla Terra, apprezzarle e rispettarle. In occasione del Ringraziamento, che come ogni anno si festeggia il quarto giovedì di novembre (nel 2022, corrisponde al 24) Gentle Barn ha pensato di organizzare un evento nelle sue strutture. In particolare il programma prevede giochi di gruppo e dolci vegani, ma soprattutto la possibilità di stare con gli animali, tacchini compresi, senza però trovarli nella tavola. Come affermano gli organizzatori dell’evento, i tacchini sono animali molto intelligenti, affettuosi e vivaci che, piuttosto che essere cucinati al forno, avrebbero dovuto essere venerati nel corso della storia.
La ricorrenza del Ringraziamento è il giorno in cui gli americani offrono la loro gratitudine per i raccolti e gli allevamenti che permisero ai primi coloni di sopravvivere all’inverno della costa orientale degli Usa. Il tacchino si è trasformato nel simbolo di questa festa, suo malgrado. Esso rappresenta, infatti, la selvaggina a disposizione dei Padri Pellegrini sbarcati all’inizio del XVII secolo negli attuali Stati Uniti d’America. Ma questi animali, oggi, per finire nelle tavole di milioni di famiglie devono passare attraverso le sofferenze degli allevamenti intensivi e subire maltrattamenti di diverso genere. Dagli Anni ’80 i Presidenti degli Stati Uniti compiono un gesto solidale nei confronti dei tacchini salvandone un paio dalle tavole e concedendo loro la ‘grazia‘. Sarebbe bello se, anche attraverso esperienze come quelle organizzate dalla no-profit Gentle Barn, molte più persone decidessero di ‘graziare’ questi pennuti.