Vivere con un quattro zampe e relazionarsi ogni giorno con lui permette di conoscere la grande sensibilità che caratterizza i cani. Si tratta di animali dotati di una vera e propria forma di empatia che gli permette di costruire relazioni e interazioni intense con gli esseri umani, e spesso non soltanto con i proprietari.
I cani sono animali estremamente sensibili e a confermarlo arriva anche la scienza. I proprietari di quattro zampe potranno sicuramente confermarlo: loro capiscono quando il loro ‘umano’ sta male, anche se non si tratta di un malessere fisico. E per questo non serve alcun addestramento, ma appartiene alla genetica di queste sorprendenti creature.
Potremmo dire che sia scritto nel DNA dei cani, la predisposizione di questi animali di donare conforto. Infatti, per esempio, accarezzare un cane permette di ridurre lo stress, perché aumenta l’attività della corteccia frontale del cervello. Ma come è risaputo, i quattro zampe sono in grado di portare tanta positività anche nelle situazioni di malessere più estremo.
Non a caso, confermando gli effetti benefici dei cani, esistono diversi quattro zampe che si occupano di supporto emotivo in situazioni di lutto, malattia, paure o qualsiasi altra forma di stress, anche post traumatico. E se ovviamente per le terapie assistite è necessario che i quattro zampe siano addestrati all’interazione, non serve alcun addestramento rispetto alla loro empatia. I cani, infatti, sono in grado di fiutare le emozioni dell’essere umano. E lo fanno attraverso il respiro, il sudore e altri impulsi lanciati dall’uomo. I quattro zampe hanno ben 220 milioni di recettori olfattivi (gli esseri umani ‘solo’ 50 milioni), questo li rende bravissimi ad identificare i diversi odori. Uno studio, condotto dalla professoressa Colleen Dell della Queen’s University di Belfast, ha dimostrato che i cani sono in grado di riconoscere, senza alcun addestramento in merito, le persone più stressate.
Come spiega anche la ricerca, lo stress negli esseri umani si combina anche a diversi cambiamenti fisiologici. Le persone rilasciano adrenalina e cortisolo nel sangue, aumentano la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la respirazione. Nonostante lo stress non sia una vera e propria emozione, tali cambiamenti permettono ai cani di capire che l’umano sta attraversando uno stato di malessere. Questo avviene anche se il cane vede quella persona per la prima volta nella sua vita. La sensibilità e la vicinanza di un cane, dunque, si può trasformare in una cura a tanti mali: motivano, danno una routine e movimentano le giornate. Inoltre, secondo un’ulteriore ricerca, l’affetto dei cani può essere anche un ‘antidolorifico‘. In un pronto soccorso canadese hanno appurato che i pazienti che avevano avuto la visita di un cane avevano riportato meno dolori rispetto a chi non aveva ricevuto questa speciale medicina. Insomma, i nostri amici a quattro zampe non smetteranno mai di stupirci.
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