L’eclissi solare potrebbe essere per alcuni animali un momento di smarrimento, nel quale il giorno si confonde con la notte. Di fatti, in molti casi succede che certe creature siano portate a compiere azioni anomale perché presi alla sprovvista dal buio momentaneo.
Il 25 ottobre, nella tarda mattinata, qualcuno potrebbe essere colpito da uno dei fenomeni astronomici più affascinanti: l’eclissi solare. Tuttavia, se all’occhio umano questo spettacolo risulta bello e momentaneo, per gli animali potrebbe essere diverso.
In molti casi, infatti, succede che diverse creature durante le eclissi solari siano confuse dalla ‘notte apparente‘ e compiano, pertanto, azioni anomale e insolite. I ragni potrebbero disfare le proprie tele per tesserle nuovamente al tornare del sole; le api, invece, potrebbero fare ritorno all’alveare. Questi e tanti altri sono i comportamenti rintracciati nel mondo animale.
Come riporta La Zampa, Emiliano Mori, ricercatore dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IRET), ha spiegato come cambia il comportamento di alcuni animali durante l’eclissi solare. Sono diversi, infatti, gli studi di citizen-science che riportano esempi interessanti. Anche se si tratta di un fenomeno di breve durata, le variazioni di luce, temperatura e velocità del vento possono influenzare diversi animali. In linea di massima, si è scoperto che molte creature durante le eclissi assumono comportamenti e abitudini tipici delle ore serali e notturne. Per fare qualche esempio più concreto, si può affermare che in alcune specie come cavalli, gorilla, cani ma anche corvi e fenicotteri, si può sviluppare uno stato d’ansia e paura. Invece, in specie domestiche come bovini e ovini, o selvatiche come pipistrelli, falene e uccelli rapaci, si sono registrati atteggiamenti tipici dell’inizio della notte.
L’eclissi solare, sia che essa sia parziale o totale, comporta degli effetti in particolare sui volatili. Gli aironi (prevalentemente notturni), ad esempio, lasciano i loro posatori per spiccare il volo. Invece, i pellicani (diurni) raggiungono i loro nidi. Ma anomalie nel comportamento si registrano anche per mammiferi o insetti. A tal proposito, è stato notato che i macachi si frammentano in sottogruppi più piccoli per dormire e poi si riuniscono alla fine dell’eclissi. Anche i gorilla in cattività si preparano al sonno, facendo ritorno al rifugio notturno. Affascinante il comportamento dei ragni, che al termine dell’eclissi tornano a ritessere le loro tele, come se fosse appena mattina. Prima che si oscuri il cielo, le cicale aumentano l’intensità del loro canto e si zittiscono al buio, fase nella quale si attivano, invece, grilli e libellule. Anche le api interrompono bruscamente i loro spostamenti: la luce in diminuzione non gli consente il ‘viaggio’ da fiore in fiore. E se leoni, coccodrilli o zebre non sembrano mostrare nessuna reazione all’eclissi solare, le lucciole di sesso maschile, infine, avviano persino i processi enzimatici per creare la luciferina.
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