Uno studio approfondisce il motivo che ha portato i pinguini a perdere la capacità di volare durante il corso della loro evoluzione. Causa che in qualche modo si potrebbe collegare anche ad una potenziale incapacità di questi animali di adattarsi alle trasformazioni ambientali derivate dal cambiamento climatico.
Gli esseri viventi nel corso del processo evolutivo hanno spesso subito trasformazioni importanti; nel caso dei pinguini si è trattato della perdita della capacità di volare. Uno studio ha approfondito questa questione, introducendo anche un nuovo fenomeno che, ipoteticamente, potrebbe impedire a questi animali di adattarsi ai cambiamenti climatici attualmente in atto.
La ricerca in questione è stata pubblicato su Nature Communications. I risultati derivati dallo studio permettono di comprendere con più precisione in che modo questi volatili si sono adattati ai cambiamenti della Terra sin dalla loro comparsa 60 milioni di anni fa.
Come spiega lo studio in questione, ancora prima della comparsa della calotta polare i pinguini avevano perso la loro capacità di volare. Questi volatili, infatti, sono abili nuotatori, ma le loro ali non gli permettono di spiccare il volo. I piumati di cui parliamo hanno sviluppato un piano corporeo altamente specializzato e sono in grado di immergersi proprio servendosi della propulsione alare. Per ricostruire l’evoluzione dei pinguini, anche tenendo conto delle specie estinte, il team di ricerca dell’Università di Copenhagen in Danimarca ha analizzato set di dati combinando i dati genomici di tutti i lignaggi viventi (o recentemente estinti) con i dati dei fossili. Gli autori dello studio mostrano che sul cambiamento dei pinguini hanno influito notevolmente le oscillazioni climatiche tra l’alternanza dei periodi caldi e quelli freddi.
Lo studio suggerisce, inoltre, che i volatili analizzati hanno i tassi evolutivi tra i più bassi di tutti gli uccelli studiati fino ad ora. Questi tassi sembrano anche correlati negativamente con la temperatura ambientale. Il team di ricerca ha esaminato il processo evolutivo dei singoli geni tra i lignaggi dei pinguini individuando i geni che possono svolgere un ruolo di termoregolazione. A questi si aggiungono poi, geni che influiscono nella vista, nelle dimensioni del corpo, nel tipo di alimentazione, nell’ossigenazione e anche nelle qualità durante l’immersione. Un appunto, infine, per quanto concerne gli attuali cambiamenti climatici; secondo i ricercatori, infatti, i pinguini potrebbero avere qualche difficoltà ad adattarsi perfettamente. La diminuzione degli habitat e il ritmo accelerato del riscaldamento nell’Oceano Antartico potrebbe essere troppo repentino per permettere a questi animali di riadattarsi con la stessa velocità dei cambiamenti.
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