A poche miglia dal porto sudanese di Suakin, sul Mar Rosso si è verificato un fatto davvero drammatico: una strage di pecore. Oltre 15mila esemplari hanno perso la vita dopo che la nave mercantile, sulla quale viaggiavano, è affondata. Le cause sembrano, praticamente, certe.
Sono morte quasi tutte le 15mila e 800 pecore che viaggiavano a bordo di una nave partita dal porto di Suakin in Sudan. L’imbarcazione, secondo quanto riferiscono i media locali, è affondata praticamente appena dopo aver preso il largo nel Mar Rosso.
Non ci sono molti dubbi sulle cause della strage; involontaria, ma pare piuttosto prevedibile. Un evento drammatico che riporta all’attenzione un fatto che allarma da sempre gli animalisti di tutto il mondo; il trasporto di animali vivi e le condizioni estreme e prive (sempre più spesso) di tutela nelle quali viaggiano.
Chiunque si batta per i diritti degli animali porta in primo piano diversi atteggiamenti, ancora autorizzati in molte parti del mondo, che non rispettano in alcun modo la dignità e la sensibilità delle creature. Le leggi a tutela degli animali fanno riferimento al loro essere senziente; ma se per i pets domestici molti passi sono stati fatti, per gli animali da allevamento restano diversi aspetti da risolvere. Il caso dei bestiami trasportati vivi nei carichi mercantili è uno dei tanti fenomeni su cui gli animalisti si battono da tempo; e sono proprio le condizioni estreme e fuori da ogni norma, nelle quali spesso viaggiano tante creature, che hanno causato con molta probabilità la morte delle oltre 15mila pecore in Sudan.
La stampa locale, infatti, avrebbe riferito che il carico era troppo pesante. Le pecore imbarcate pare fossero più del doppio consentito; un’imbarcazione che potrebbe trasportare massimo 8mila esemplari ne trasportava circa 16mila. Nel novembre del 2019 altre 15mila pecore erano morte annegate nelle acque del Mar Nero, al largo della costa rumena; anche il quel caso la causa pare fosse il carico eccessivo. In un caso più recente altre migliaia di pecore sono morte perché, dopo essere arrivate a destinazione, non era provviste della documentazione necessaria; quindi lasciate morire di fame e di sete al porto. Insomma, nonostante esistano delle leggi atte a tutelare l’incolumità degli animali, ancora pare esistano delle falle; e le conseguenze, come in questo caso, sono estremamente drammatiche. La morte di ogni animale, in quanto essere vivente, non può passare inosservata; ed è per questo che risulta importante attivare procedure più serrate di tutela atte a prevenire stragi come questa.
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