Il 28 aprile del 2012 un gruppo di manifestanti riuscì ad entrare nell’allevamento Green Hill e mettere in salvo diversi beagle; ma quella data segnò un passaggio storico rispetto all’attenzione degli animali destinati alla sperimentazione.
La chiusura dell’allevamento di beagle Green Hill è un evento che ha segnato un momento importante nella lotta per la difesa dei diritti degli animali. Migliaia di cani beagle liberati; quattro zampe destinati alla sperimentazione messi in salvo da un gruppo di manifestanti pacifici.
La manifestazione si conclude con 12 arresti e a questa si aggiungerà un’altra persona. Ma quello che è passato allo storia di quel 28 aprile 2012 è stata la svolta per i beagle che, altrimenti, avrebbero trovato la morte. Oggi, a distanza di 10 anni, quei cani hanno potuto avere una seconda possibilità nella vita; e in Italia è nata una legge in merito alla sperimentazione.
Dall’evento del 28 aprile 2012 in Italia sono cambiate molte cose in merito alla sperimentazione sugli animali. Dopo l’eclatante ed emblematica chiusura dell’allevamento Green Hill, infatti, nel nostro Paese è nata una legge che vieta gli allevamenti di cani, gatti e primati per la sperimentazione. Le immagini di quei cuccioli che i manifestanti si sono passati di mano in mano oltre il filo spinato hanno effettuato una grande pressione sociale. Dopo richieste, proteste e attese gli animalisti hanno deciso che occorreva fare qualcosa per quei cani; e quell’azione non è potuta passare inosservata all’opinione pubblica e ai vertici del Paese.
I cani vivevano in condizioni terribili, a dimostrarlo il processo successivo al salvataggio dei beagle; gabbie piccolissime, rinchiusi in spazi sotterranei senza luce, maltrattamenti e tante sofferenze fino alla morte. Ma dopo l’irruzione a Green Hill è partita una macchina incredibile; tanto che tutti i beagle dell’allevamento sono stati posti sotto sequestro probatorio. Le associazione LAV e Legambiente sono nominate custodi giudiziari dei cani. Sono 2.639 i quattro zampe portati in salvo e ad essi si aggiungono decine di cucciolate nate dalle fattrici. Al 21 settembre del 2012 tutti cani erano liberi.
Dopo la liberazione di tutti i cani da Green Hill è partita una lunga vicenda giudiziaria che porterà alla formazione di una nuova legge che tutela gli animali. Il 29 marzo 2014 entra in vigore il nuovo Decreto Legislativo n. 26/2014 sulla sperimentazione animale; non si tratta, purtroppo, della fine della vivisezione ma non sarà più possibile allevare cani, gatti e primati da laboratorio in Italia; Green Hill dovrà chiudere per sempre i suoi cancelli.
Il 4 Marzo 2020, la Corte d’Appello di Brescia assolve tutti gli attivisti che il 28 aprile 2012 avevano liberato i beagle ottenendo anche condanne per furto. Una vittoria su tanti fronti; ma soprattutto una vittoria per i beagle che, piano piano, hanno trovato delle famiglie pronte ad accoglierli donando loro la vita che meritavano lontano dal freddo di un laboratorio.
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