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Iniziata la stagione del fenicotteri: quanto il cambiamento climatico ha inciso sulle nascite

Ha anticipato di tre giorni l’appuntamento di Pasqua l’avvio ufficiale della stagione dei fenicotteri rosa al Parco Natura Viva di Bussolengo. Attualmente sono 53 le uova depositate e due i pulcini già nati; ma il cambiamento climatico potrebbe comportare dei mutamenti rispetto al normale percorso stagionale.

I fenicotteri rosa hanno dato il via alla stagione delle nascite al Parco Natura Viva di Bussolengo; anticipando di tre giorni la Pasqua, i primi due pulcino sono nati il 14 aprile scorso e le uova depositate, che attendono di dischiudersi, sono attualmente 53.

Tuttavia, si teme che il cambiamento climatico, che sta incidendo notevolmente anche sugli aspetti riproduttivi di molti animali, possa avere ripercussioni anche sulle nuove nascite di questi volatili.

Fenicotteri rosa e uova ritardatarie

Il Parco Natura Viva di Bussolengo, noto per la riserva che ospita ogni anno centinaia di fenicotteri, ha registrato le prime nascite della nuova stagione. Ad oggi, le uova depositate sono 53; di queste due hanno dato alla luce due pulcini esattamente lo scorso 14 aprile. Presumibilmente gli altri 51 piccoli fenicotteri dovrebbero vedere la luce entro la fine della primavera; ma non si esclude che il cambiamento climatico, attualmente in corso, possa causare delle modifiche sostanziali al normale processo di procreazione e nascita di questi splendidi volatili.

La conta delle uova sembra, tuttavia, non essere quella definitiva. Intanto, la colonia di fenicotteri rosa che ha raggiunto il Parco Natura Viva di Bussolengo comprende circa 200 esemplari; tra i volatili molti si sono ricongiunti in coppie, segno della fedeltà che anima questi uccelli ogni anno. Come riferisce Ansa, Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco avrebbe ammesso: “Dagli studi di raccolta dati degli scorsi anni è emerso che se una coppia di genitori perdesse l’uovo nei primi giorni di cova, sarebbe in grado di deporre nuovamente fino ad altre due volte“. Questo fa suppore che potrebbe arrivare anche qualche uovo ritardatario, ma che il cambiamento climatico non ha ancora sortito effetti negativi sulle nascite di fenicotteri.

Il cambiamento climatico

Ancora sui potenziali effetti del cambiamento climatico in corso, Camillo Sandri avrebbe rivelato: “L’assenza di piogge e il clima molto secco ha sì complicato la vita dei genitori; che hanno dovuto modellare nidi di fango sufficientemente alti con un terreno argilloso molto duro. Ma l’assenza di piogge e forti scrosci d’acqua ne ha evitato l’allagamento, che avrebbe causato la perdita delle uova“.

Come scrive ancora Ansa, per evitare che i cambiamenti derivati dall’emergenza climatica possano creare problemi alle nascite future, il direttore del Parco ha spiegato che il livello dell’acqua del laghetto sarà tenuto più basso in questo periodo. Conclude Camillo Sandri: “Evitiamo che possano essere incidenti durante l’attraversamento dall’isola alla sponda esterna, dove tutti i piccoli della colonia vengono accompagnati dai genitori in una vera e propria ‘nursery“.

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Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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