Anche se più riservato rispetto ad un cane, il gatto ha la capacità di inviare determinati segnali quando ha voglia di giocare. Proprio perché gli animali comunicano attraverso il linguaggio del corpo, per un umano è importante conoscere almeno le basi ed i significati di certi comportamenti.
Il comportamento felino, così come quello di tutti gli altri animali, permette di poter capire lo stato d’animo (spesso anche di salute) di un gatto. Delle volte un dato segnale può rappresentare il desiderio di non voler essere disturbato; delle altre, invece, un atteggiamento è un invito, da parte del micio, a giocare.
Come del resto vale per qualsiasi altra creatura, anche con il gatto è fondamentale riuscire ad interpretare un dato comportamento; aspetto di base per poter interagire e soddisfare il benessere dell’animale e dello stesso proprietario.
Un gatto che si sente a suo agio invierà, sicuramente, dei segnali diversi rispetto ad un micio più schivo o stanco. Essendo molto riservato, tuttavia, il felino potrebbe non gradire sempre un contatto da parte di un essere umano (così come di altri animali), per questo è fondamentale interpretare i suoi segnali; essi, del resto, appariranno più chiari rispetto a quanto si possa immaginare. Innanzitutto, proprio per il suo carattere ‘solitario’, il primo segnale che potrebbe rappresentare la predisposizione del gatto a voler giocare è quando di sua volontà decide di rapportarsi con un essere umano.
Un avvicinamento lento e graduale è il segnale di un micio che ha voglia di interagire con il suo padrone; ma, ovviamente, vuole comprendere se l’umano possa trovarsi d’accordo a condividere questo momento. Se il proprietario ha una reazione positiva al gesto del micio, allora quest’ultimo si mostrerà predisposto al gioco. Alla luce di questo, per creare un buon rapporto con il felino è necessario attendere che sia sempre lui a fare il primo passo verso l’essere umano e rispettare il suo comportamento; questo permette all’animale di instaurare un rapporto di fiducia e lo renderà più predisposto ad ogni tipo di contatto.
Così come i segnali di benessere esistono anche situazioni in cui il gatto potrebbe mostrare stati di malessere. Se, a volte, il micio dimostra di non desiderare il contatto, potrebbe dipendere da uno stato di stress o ansia. Per esempio, eventi improvvisi (come un trasferimento) potrebbero influenzare fortemente il felino e generare fatica e senso di disadattamento. Lo stesso potrebbe succedere con l’arrivo di un nuovo animale in casa, o con l’arrivo di un bambino.
Fondamentale è la socializzazione, di conseguenza un’integrazione graduale tra le persone è un buon modo per lasciare che il gatto si abitui agli altri e senta il desiderio di condividere con umani o altri animali il suo tempo di divertimento. Inoltre, chiedere consiglio, difronte ad ogni cambiamento, ad un esperto di comportamento potrebbe essere un’ottima soluzione per tutelare e gestire il benessere dell’animale.
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