Allevamento

Api come animali domestici? Ecco la risposta di Beeing

Beeing, la startup che tutela le api, ha presentato l’arnia urbana; un modo per rispondere alla richiesta di rendere tali insetti domestici. Sembra, infatti, che con i dovuti accorgimenti, tutele e competenze, questi animali potrebbero ‘trasformarsi’ in creature d’affezione praticamente pari ai cani, ai gatti, ai criceti e ai pesci rossi. 

L’arnia domestica B-Box progettata da Beeing, la startup impegnata nella tutela dell’insetto mellifero e dell’apicoltura biologica, potrebbe rendere reale la possibile di accudire le api come animali domestici. Un modo per sfatare il mito che questi insetti siano pericolosi e allo stesso tempo trovare una modalità alternativa per permettere a tanti di prendersene cura.

Per gestire un alveare è ovviamente indispensabile sapere come trattarli; ma Beeing spiega in che modo le api possano vivere anche nei giardini o nei terrazzi delle abitazioni.

B-Box progettata da Beeing

Api in casa: ecco come

Un falso mito abbastanza diffuso sostiene che le api possano essere creature pericolose per le persone e soprattutto per i bambini; Beeing vuole innanzitutto sfatare questa credenza e, in secondo luogo, spiegare in che modo questo insetto mellifero possa trasformarsi in un animale domestico quasi al pari di altre creature, convenzionalmente, riconosciute come d’affezione. A fronte di questo, tuttavia, è fondamentale chiarire che un alveare può essere trattato solo con le giuste competenze e conoscenze.

Le api possono essere inserite in un ambiente domestico, secondo quanto suggerito da Beeing, ma è importante tenere presenti alcuni aspetti fondamentali. La startup ha progettato la B-Box, dal design semplice e pulito, testata per “garantire una convivenza felice e sicura tra esseri umani e api“. Come chiarisce la nota che lancia questa novità, infatti, l’impegno di Beeing (startup nata nel 2017) è quello di tutelare le api; in questo senso si rivolge anche alla  tutela dell’apicoltura responsabile, attraverso la realizzazione di alveari urbani per avvicinare le persone al mondo di questo insetto mellifero, indispensabile per il nostro ecosistema.

Come funzionano le B-Box

Le B-Box sono realizzate in abete massello e multistrato di abete con inserti in acciaio inox, in modo da avere una lunga durata nel tempo; insieme a componenti in policarbonato trasparente. Grazie alle pareti trasparenti, infatti, è possibile osservare da vicino le api e poter, dunque, ispezionare da vicino anche il loro stato di salute. In più, come chiarisce ancora la nota, l’alto camino di ingresso e la dimensione ridotta – solo 1 mq – rendono la B-Box adatta a qualsiasi ambiente urbano; dal balcone al giardino, consentendo anche ai bambini di avvinacinarsi all’alveare senza alcun rischio. Importane sapere che ogni apicoltore urbano sarà affiancato, nel percorso d’avvio, da un apicoltore esperto; in modo da apprendere competenze trasferire gli adempimenti normativi in materia, come ad esempio l’iscrizione all’anagrafe apistica, affinché tutto sia svolto in sicurezza.

Ogni B-Box comprende un kit e un video tutorial di assemblaggio. Roberto Pasi, CEO e co-founder di Beeing commenta: “Tutto quello che facciamo ha un solo obiettivo, tutelare le api e gli apicoltori, diffondendo una cultura intorno a questo insetto che si allontani dai pregiudizi ma che, naturalmente, sottolinei l’importanza di comportarsi nel rispetto dell’animale e con attenzione. Per farlo, abbiamo pensato di progettare un’arnia domestica, nel pieno rispetto della normativa italiana in materia di apicoltura urbana il cui unico punto di ingresso e uscita per le api è a 2.2 metri di altezza da terra; così da permettere a tutta la famiglia di muoversi, lavorare e giocare intorno all’arnia, senza pericoli. Il nostro impegno, infatti, prevede anche corsi di formazione in apiario; proprio perché siamo consapevoli della necessità di avvicinare uomo e ape, senza rischi e con divertimento“.

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Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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