Una storia dai contorni commoventi arriva dall’Ucraina; la protagonista è Chapa, una randagia che guida le persone che scappano dai bombardamenti fino ai rifugi. Prima ancora che le sirene iniziano ad avvisare con il loro suono, la cagnetta sa già dove andare.
Nel dramma dell’Ucraina continuano ad essere coinvolte ancora moltissime persone e animali. I gesti di solidarietà continuano ad arrivare su ogni fronte, anche con estrema pericolosità e difficoltà; ma del gesto che vi raccontiamo è impossibile non notare l’eccezionalità. La protagonista di questa storia è una randagia; si chiama Chapa e ogni giorno, dallo scoppio della guerra, guida le persone ai rifugi.
Si tratta di una randagia, una femmina rossiccia che per ricambiare l’amore ricevuto dagli abitanti di Poltava, nell’Ucraina centrale, il cane accompagna tante di quelle persone che prima della guerra la trattavano con gioia.
Prima dello scoppio del conflitto, Chapa viveva in uno dei cortili della città ucraina; sembra fosse particolarmente amata dalla gente del posto alla quale si affidava con docilità. La storia straordinaria di questa randagia di cinque anni è stata raccontata da Natalya Nechepurenko che appartiene alla polizia della regione di Poltava; come scrive La Zampa, la donna ha rivelato di trovarsi, spesso, in compagnia del cane presso qualche rifugio e così ha raccontato la sua storia.
“Chapa per noi è speciale – riporta La Zampa, dalle parole della Nechepurenko – è la preferita di tutti e non ci risparmiamo nelle coccole perché lei ci regala sempre tanta gentilezza. E ora, in queste condizioni di guerra, con il suo esempio motiva i residenti locali ad assumere un atteggiamento responsabile per la sicurezza di tutti“. Quello di Chapa sembra essere un vero e proprio ‘sesto senso canino‘; pare, infatti, che prima ancora che le sirene prendano a suonare annunciando i bombardamenti, la cagnetta inizia a guidare le persone nei rifugi. E a stupire pare sia il fatto che Chapa non si sbagli mai.
Potremmo dire che Chapa abbia deciso di ricambiare l’affetto ricevuto dalle persone trasformandosi in un sistema di allarme in carne ed ossa. E all’inizio della guerra in Ucraina si comportava ancora più da eroina; dopo aver guidato le persone presso il rifugio la cagnetta restava alle porte del rifugio, per sorvegliare. Solo quando la gente ha convinto il cane ad entrare Chapa ha deciso di mettersi al riparo.
Forse Chapa non è consapevole di cosa significhi la parola guerra. Tuttavia il suo atteggiamento dimostra il suo enorme spirito di protezione; la randagia comprende solo che le persone che ama stanno affrontando un momento di grande pericolo ed offre tutta se stessa per dimostrare il suo amore. In mezzo a tanto dolore, questa storia non può che regalarci grande commozione.
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