Sono centinaia le specie a rischio presso lo zoo Mykolaiv di Kiev; rischiano di morire sotto le bombe che hanno colpito già quattro volte la struttura. La situazione è drammatica perché per le creature è impossibile poter evacuare in quanto si trovano sulla linea di fronte della guerra.
Si tratta di un dramma che potrebbe costare la vita a migliaia di animali totalmente intrappolati presso lo zoo di Kiev; il più grande in Ucraina e già colpito dalle bombe russe in quattro diverse occasioni. Il primo razzo è caduto il 27 febbraio ed ha distrutto il corridoio di passeggio che si trova lungo la fossa delle tigri e dell’orso polare. Colpita anche la voliere del rarissimo esemplare di oca selvatica.
Al momento non si registrano feriti né tra gli animali né tra i dipendenti dello zoo di Kiev; ma la situazione rischia di diventare ben presto più tragica. Il pericolo costante di altre bombe e l’impossibilità di evacuare potrebbero uccidere decine di specie ospitate nella struttura.
Tra le tragiche conseguenze della guerra, che sta colpendo ormai da oltre un mese l’Ucraina, anche la situazione degli animali dello zoo di Kiev. Sono circa 4 mila gli animali ospiti della struttura e circa 400 specie presenti; di queste specie, circa la metà si trova inserita nella lista rossa delle specie a rischio estinzione e la loro sopravvivenza è, ad oggi, fortemente in pericolo.
La posizione della struttura non permette di poter evacuare gli animali verso territori ancora controllati dall’esercito ucraino. Inoltre le condizioni climatiche non sono di supporto; il freddo, infatti, rischierebbe di uccidere creature come giraffe, ippopotami o elefanti. Del resto, come fanno sapere i responsabili dello zoo di Kiev, non esistono neanche mezzi adeguati per poter mettere in salvo tutti gli animali; ma nonostante le condizioni estreme, sono circa un centinaio i dipendenti che si prendono cura degli animali.
Per evitare di compiere strade pericolose alcuni dipendenti hanno deciso di dormire all’interno della struttura; e come a voler gridare il desiderio di vita, gli animali continuano a riprodursi. Nelle ultime settimane è nato un rinoceronte chiamato Kiev e lo scorso 8 marzo una femmina di gattopardo ha dato alla luce un altro cucciolo. Gli animali, nonostante si trovino in una situazione estrema, al momento stanno bene; ma questa tranquillità potrebbe essere solo momentanea. Tuttavia, ovviamente, la speranza è che tutte le creature dello zoo di Kiev possano sopravvivere.
Alcune associazioni, ad inizio marzo, sono riuscite a mettere in salvo tigri, leoni e caracal da altre strutture ucraine; un viaggio durato sei giorni e otto ore attraverso il quale i volontari sono riusciti a mettere in salvo i grandi predatori presso lo zoo Poznan in Polonia. Tra i rischi per i predatori, infatti, ci potrebbe essere quello di non riuscire a nutrirli a sufficienza a causa della mancanza di carne. La situazione è drammatica, ma la tenacia e l’eroismo dei dipendenti della struttura di Kiev fa sperare che tutti gli animali si potranno salvare.
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