La situazione in Ucraina continua ad essere drammatica e i cittadini si trovano costretti ad abbandonare il loro paese; tanti sono anche le persone in fuga con i loro animali domestici. Secondo quanto rivelato dall’associazione AIDAA, gli ultimi dati che arrivano dal Ministero degli Interni parlerebbero di centinaia di quattro zampe arrivati in Italia.
Il dramma della guerra non si arresta in Ucraina; migliaia sono le persone che si trovano costrette a lasciare la loro terra per fuggire dalla furia del conflitto. Le vittime sono moltissime e altrettanti sono i profughi che cercano di superare i confini per trovare riparo nei paesi vicini. L’Italia risulta tra i luoghi in cui i cittadini ucraini provano a cercare rifugio; insieme a donne, bambini e uomini, sono arrivati anche centinaia di gatti e cani.
Nelle settimane scorse erano giunti diversi appelli da parte delle associazioni animaliste; la richiesta era di aiutare anche tutti gli animali che si trovano in territorio di guerra. E grazie a proroghe sulle norme per il transito di animali, oggi sono oltre 600 cani e 150 gatti provenienti dall’Ucraina e giunti nel nostro Paese.
L’associazione AIDAA riporta i dati forniti dal Ministero degli Interni; sono migliaia le persone in fuga dalla guerra in Ucraina. In Italia (dati relativi all’11 marzo 2022) sono arrivati quasi 35.000 cittadini ucraini; 17.685 donne, 3.040 uomini e 14.126 minori. Come si legge nella nota diffusa da AIDAA la maggior parte dei profughi sarebbero arrivati dal confine friulano; insieme alle persone sono, ad oggi, 600 cani e 150 gatti arrivati nel nostro Paese. La solidarietà nei confronti dei quattro zampe è partita quasi subito; dopo i primi appelli, infatti, i paesi limitrofi all’Ucraina si sono adoperati per accogliere gli animali, anche con proroghe alle norme previste per gli spostamenti delle creature d’affezione. Tanti gli aiuti e le donazioni giunti anche per gli animali che arrivano dall’Ucraina in Romania, Polonia, Italia e le altre terre che stanno accogliendo i cittadini ucraini e anche i quattro zampe.
Come scrive AIDAA nella nota che diffonde i dati, la maggior parte degli animali è arrivata nel nostro Paese insieme alle famiglie in fuga dalla guerra; “Mentre alcune decine di cani salvati sono giunti dal teatro di guerra ai canili italiani“. Alla luce della situazione estremamente drammatica: “L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, con una lettera inviata al ministro della salute Speranza, chiede che vengano messi a disposizione di queste famiglie con animali al seguito dei veterinari pubblici con compiti di controllo sullo stato di salute degli animali e per verificare che siano stati sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie“. AIDAA chiede, inoltre, che questi servizi siano offerti in maniera gratuita. “Secondo le previsioni degli analisti dovrebbero arrivare in Italia prima della fine della guerra almeno mezzo milione di profughi – conclude la nota AIDAA – con circa 3000 animali ai quali è doveroso garantire assistenza“.
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