Delfini di fiume: la tecnologia scende in campo per salvarli

Secondo quanto riportato dal WWF i delfini di fiume sarebbero una delle specie più a rischio nel mondo; proprio per questo la tecnologia è sembrata una strada efficace per poter tutelare queste creature e proteggerle, soprattutto, all’interno del loro habitat naturale. La notizia arriva dal Pakistan e i propositi di partenza sembrano più che positivi.

I trasmettitori che salvano i delfini

Secondo quando si apprende dalla pagina ufficiale del WWF, nella sezione notizie, tre esemplari di delfini di fiume sarebbero stati dotati, per la prima volta, di tag satellitari; ad essere protagonisti di questa, importante, svolta tecnologica due esemplari femmine adulte e un giovane delfino maschio. Ai tre cetacei sarebbe stato applicato un tag con trasmettitore satellitare; successivamente gli animali acquatici sarebbero stati rilasciati nel fiume Indo in Pakistan.

Si tratta, come specifica il WWF, di una tecnologia che in precedenza ha contributo alla tutela di altre specie (anche in Italia); orsi, lupi, camosci hanno ricevuto il trasmettitore satellitare che ha permesso di ricevere importanti informazioni sulle specie. Le stesse importanti informazioni, adesso, i ricercatori sperano di ottenerle dai tag forniti ai tre delfini di fiume in Pakistan. Tuttavia, è necessario attendere alcune settimane prima di poter costruire con più precisione possibile i movimenti, il comportamento e la struttura dell’habitat tipico di questi animali particolari.

delfino

Proteggere una specie a rischio

A quanto pare, la tipologia dell’habitat di queste creature non permette uno studio approfondito; per questo i trasmettitori satellitari sono risultati indispensabili. Il fiume Indo, infatti, è ricco di sedimenti; e benché questa caratteristica lo ha reso perfetto per i delfini di fiume, allo stesso tempo non è facile da esplorare. I sedimenti, tuttavia, permettono al delfino di fiume di vivere meglio; essendo un animale funzionalmente cieco, infatti, questa specie usa l’eco-localizzazione per catturare la preda, più o meno allo stesso modo in cui accade nei pipistrelli.

Come rivela ancora il WWF, il Dipartimento della fauna selvatica del Sindh è impegnato da anni per salvare i delfini di fiume; quest’ultimi, infatti, sono a forte rischio sopravvivenza e sempre più spesso restano bloccati nei canali di irrigazione. Collaborando con l’organizzazione mondiale che tutela ogni specie animale, ma anche con le comunità locali, il Dipartimento è riuscito a salvare, dal 1992 ad oggi, ben 200 delfini di fiume intrappolati nei canali (ma non solo). Grazie agli sforzi congiunti tra WWF, Dipartimento della fauna selvatica e comunità locali la popolazione dei cetacei di fiume è aumentata; negli ultimi decenni da 1.200 esemplari si è passati a 2.000 esemplari, ma gli sforzi di conservazione, ovviamente, non si possono arrestare.

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