A Baltimora, come scrive il New York Times, un uomo ha ricevuto un cuore da un maiale durante un’operazione durata otto ore; questo potrebbe far pensare che tali creature considerate, spesso, poco affascinanti abbiano in realtà delle qualità ‘simili’ agli esseri umani, più di quanto si possa pensare. Quello che è successo a David Bennett, l’uomo di 57 anni al quale è stato trapiantato un cuore di maiale geneticamente modificato, tuttavia restituisce ancora una volta una visione strumentalizzata di queste creature. L’animale, infatti, proveniva da un programma in cui gli scienziati hanno lavorato per creare maiali i cui organi non venissero rigettati dal corpo umano.
Lungi, in questa sede, dal voler valutare quanto sia più importante una vita umana rispetto a quella di un animale allevato solo per avere degli organi da ‘donare’ all’uomo; vorremmo piuttosto evidenziare alcune delle caratteristiche del maiale, in grado di renderlo un essere singolare e affascinate.
Caratteristiche ‘speciali’ dei maiali
Il maiale è innanzitutto una creatura le cui origini risalgono a circa 11.000 anni fa. Si tratta di animali artiodattili, ovvero con un numero pari di dita, di cui almeno due poggiano a terra; caratteristica che condividono con giraffe, cammelli, antilopi e, tra gli altri mammiferi, anche con le orche. Di questa specie, dotata del ‘buffo’ muso lungo, ne esistono ben 50 varietà diverse nell’allevamento; anche se una stima più generica parla di circa 100 specie differenti.
Tra i loro tratti comportamentali e biologici, i maiali si distinguono per aspetti davvero singolari. Anche se, parlando di queste creature, molti potrebbero pensare esclusivamente alla fetta di carne sul piatto, è interessante sapere, ad esempio, che si è difronte ad un animale molto sociale; ovvero questi mammiferi cercano il calore dei loro ‘parenti’ sono felici di raggrupparsi, anche se non creano branchi molto grandi. Si tratta di animali estremamente comunicativi e in loro vi è una tendenza a dimostrare i propri sentimenti nelle ‘relazioni’ che siano di affiliazione o di coppia.
Il senso materno del maiale
Il loro muso pronunciato, che ne fornisce un caratteristico tratto distintivo, è anche uno dei principali ponti di comunicazione per questi animali; muovendo ripetutamente il muso su un oggetto o un individuo, ad esempio, il maiale ne dimostra l’interesse. Questo tipico comportamento è chiamato rooting e può assumere usi diversi; ad esempio, i giovani strofinano con insistenza il muso sul grembo materno per essere allattati.
Il maiale è un animale estremamente ‘materno‘; la dedizione delle femmine, nel prendersi cura dei cuccioli, è paragonabile a quella umana (e in certi casi la supera, visto che le femmine di maiale allattano più o meno ogni ora); coccolano i maialini con affetto e utilizzano la loro voce anche per ‘cantare‘ delle ninne nanne. Il canto è, infatti, una peculiarità di questa specie, per il quale sono stati registrati circa 20 canti diversi utilizzati durante: la comunicazione, la riproduzione o in caso di minacce.
I sogni dei maiali
Tra le curiosità che rendono il maiale un animale affascinante il fatto che alcuni studi abbiano dimostrato che queste creature sognino; pare, infatti, che i maiali attraversino la fase REM, ovvero che come gli umani trascorrano parte del loro sonno sognando. Tuttavia, se nell’uomo la fase REM dura il 25% del sonno, nel maiale questa fase dura appena il 10%; ciò che affascina, però, è che durante questa fase i maiali ricreino esperienze passate muovendo, per esempio, le orecchie.
Anche se a volte stupisce pensarlo, non è difficile credere che anche gli animali siano in grado di provare sentimenti e questa caratteristica sembra appartenere anche ai maiali; queste creature sono dotate di estrema intelligenza: riconoscono il ‘capo’ e fino a 30 esemplari diversi della stessa specie, ascoltano la musica, praticano giochi complessi e socializzano. Sono mammiferi e, in quanto tali, la loro empatia e la loro personalità emergono in diversi loro tratti comportamentali. Dunque, tutto questo può portarci a credere che i maiali siano molto di più di ciò che ‘serve’ alla nostra utilità? E ci piace sperare che la risposta sia “sì”.
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