Come fa sapere AIDAA in una nota, ad oggi in Italia si trovano circa 3000 clochard che vivono con i loro cani per strada. L’appello lanciato dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente è rivolto, questa volta, principalmente ai sindaci e ai parroci di tutti i paesi. La richiesta è di accogliere, sempre ma soprattutto in questi mesi invernali, le persone che non hanno una casa; uomini e donne che, spesso, non sono accolte nelle strutture e nei dormitori pubblici perché non hanno intenzione di separarsi dai loro quattro zampe.
La richiesta di AIDAA per proteggere cani e proprietari
Il freddo e la pandemia hanno reso (e continuano a rendere) la situazione dei clochard e dei loro cani ancora più drammatica; a fronte di questo, AIDAA, da sempre vicina al bene degli animali e in questo caso anche delle persone, chiede a chiunque ne abbia i mezzi e la possibilità di attivarsi. Si legge nel comunicato lanciato dall’associazione: “Ogni anno ci accorgiamo di questi invisibili solo quando la cronaca dei giornali dedica alla loro morte poche righe“.
Una richiesta esplicita da parte di AIDAA a tutte le istituzione, affinché si possa porre rimedio ad una condizione già fortemente tragica. “Noi invitiamo i sindaci in queste prime notti di freddo a tenere in debita considerazione anche queste persone che vivono per strada con i loro quattro zampe e che sono concentrati spesso nelle grandi città chiediamo di mettere loro a disposizione degli spazi adeguati, e se possibile di regalare loro delle cucce pieghevoli in modo che possano trovare riparo anche i loro cani“. Ed infine una richiesta rivolta anche ai religiosi: “Ai parroci ed ai religiosi di ogni confessione chiediamo un atto di pietà aprendo la chiese ed i luoghi di culto nella notti fredde e permettendo a queste persone e ai loro amici pelosi di entrare e trovarvi riparo“.
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