Esistono animali in grado di insegnarci la fedeltà ad un unico partner per tutta la vita; gli albatros sono tra questi, almeno lo sono stati fino ad ora. Sì, perché pare che il cambiamento climatico e il riscaldamento globale abbiano colpito anche questi romantici e fedeli uccelli; in questo caso, le conseguenze del clima si riversano sul rapporto dei pennuti che pare si separino dai loro partner con una frequenza, fino ad oggi, mai registrata.
La crisi climatica, dunque, sembra destinata a interrompere quella magia che legava gli albatros: animali monogami per eccellenza. A fornire i dettagli in merito a queste inconsuete separazioni uno studio; la ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica The Royal Society, pare abbia dato come motivazione predominante, causa della separazione, proprio il riscaldamento globale.
Lo studio sugli albatros
Si tratta di una scoperta che si presenta, senza dubbio, come non convenzionale; essa si basa su una ricerca, durata 15 anni, che ha studiato il comportamento degli albatros componenti di una popolazione selvatica delle Isole Falkland. Un team di ricercatori provenienti dalle università di Lisbona, del Montana e dell’Exeter, dall’Istituto di ricerca ambientale del Sud Atlantico e del Centro di scienze marine e ambientali del Portogallo, hanno accertato che il rialzo delle temperature del mare ha fatto aumentare i casi di separazione tra gli uccelli.
Gli esperti avrebbero affermato: “le condizioni ambientali difficili possono interrompere i processi di riproduzione, facendo separare alcune coppie che altrimenti sarebbero rimaste insieme“. La scoperta allarmante non infrange solo un ‘sogno romantico’ ma è la manifestazione di quanto gli effetti del cambiamento climatico possano influire in maniera drastica su tutti gli esseri viventi. A tal proposito, i ricercatori hanno precisato: “In molte specie socialmente monogame, il divorzio è una strategia utilizzata per correggere le unioni subottimali. In questo studio sugli albatros dai sopraccigli neri abbiamo invece scoperto, per la prima volta, che l’ambiente ha un impatto sulle rotture, oltre a influire sui cambiamenti nella fenologia e all’aumento dello stress fisiologico“.
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