Un arcobaleno di nome… Artù è un racconto reale, in versione romanzata, dell’esperienza vissuta in prima persona dall’autrice Maria Gabriella Alessi. Il libro, infatti, riporta i dettagli di un evento tragico che l’autrice ha condiviso con il suo cagnolino Artù. Una storia d’amore, anche se dai contorni tristi, ma anche una denuncia verso una realtà emergente e pericolosa: i cani mal custoditi. Siamo costretti a parlare, infatti, di Artù al passato, perché proprio per difendere la sua proprietaria il quattro zampe ha passato il ponte dell’arcobaleno protagonista di un epilogo tra i più tragici.
Non si può di certo attribuire la colpa ai cani, ma quando i quattro zampe, mal custoditi e mal educati, vagano per i quartieri possono scontrarsi con avversari più piccoli realizzando drammatiche conseguenze. Questo quanto accaduto a Maria Gabriella Alessi e al suo cagnolino; vicenda narrata nel romanzo Un arcobaleno di nome… Artù.
La storia di Un arcobaleno di nome… Artù
Il protagonista di Un arcobaleno di nome… Artù è un Volpino Italiano diventato eroe per aver sacrificato la sua vita proteggendo la sua proprietaria. Due cani più grossi, un Corso ed un Pit Bull, hanno incrociato la strada di Artù e della sua proprietaria Maria Gabriella Alessi e la loro assenza di custodia ha generato una tragedia. Il libro affronta i quattro anni d’amore che l’autrice e il suo cane hanno vissuto fino al tragico evento; una convivenza fatta di complicità, gesti unici, affetto e amicizia.
Una storia d’amore vissuta fino all’ultimo momento, fino a quando Artù, un Volpino Italiano, ha seguito l’istinto tipico della sua razza ed ha difeso la sua casa, scontrandosi con due animali molto più grandi di lui. Come descrive Antonio Crepaldi Editore nella presentazione del testo: “Artù ha trionfato nella sua pur breve vita e passerà alla storia con questo libro che lo ricorda, affinché il suo gesto estremo sia il massimo esempio di fedeltà“.
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