Maltrattamento di animali, cosa prevede la legge: pene e reati

A stabilire che ogni forma di maltrattamento contro gli animali sia un reato punibile, lo stabilisce una legge precisa in merito. Nelle categorie, che prevedono pene e sanzioni piuttosto gravi, rientrano diversi atteggiamenti che violano l’integrità delle creature a due o quattro zampe. Tutto nasce, dopo decenni di lotte animaliste, dalla presa coscienza che anche gli animali siano essere senzienti e quindi in grado di provare dolore. Ogni creatura, quindi non solo i pets d’affezione (cani o gatti) è, oggi, tutelata da una serie di norme per “Reati contro il sentimento per gli animali“, cosi come li ha definito il Legislatore.

I continui abusi, maltrattamenti, sevizie contro gli animali hanno reso necessaria una legge in grado di tutelare i diritti di esseri indifesi. “Chiunque, per crudeltà e senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro“. Questa la norma contenuta nel Codice Penale (Art. 544-ter).

Maltrattamento contro animali: condanne

.A punire il maltrattamento contro gli animali non è, dunque, una contravvenzione o un illecito amministrativo, ma si tratta di un reato in grado di far scattare un processo penale con conseguente condanna. Nei maltrattamenti rientrano, oltre alle lesioni evidenti e l’uccisione (in questo secondo caso solo quando avviene con crudeltà o senza necessità), anche le fatiche che non sono proprie alla razza e il doping. Ogni sofferenza ingiustificata provocata ad un animale è punibile dalla legge; assenza di cure in caso di malattie, malnutrizione, abbandono, detenzione in spazi ristretti o condizioni igienico sanitarie contro norma.

Tra i reati rientrano, oggi, anche tutte quelle pratiche, prima consentite, che prevedono interventi chirurgici per modificare la morfologia di un animale; in questo senso: taglio delle orecchie, taglio della coda, recisione delle corde vocali, sono tutte azioni punite aspramente dalla legge a tutela degli animali.

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