Mal d’auto nel cane: come riconoscerlo e aiutare il cane ad affrontare un viaggio

Così come le persone, anche i cani potrebbero soffrire di mal d’auto: ossia lo stato di malessere durante i viaggi in macchina. A tal proposito, per evitare che il pet soffra, è innanzitutto importante saper riconoscere i sintomi attraverso i quali questo disturbo potrebbe manifestarsi. A fornire alcuni dati è il Ministero della Salute che, negli ultimi rapporti, ha rivelato che il circa il 20% di quattro zampe domestici soffre di disturbi legati alla chinetosi, ovvero stress e problematiche durante agli spostamenti.

Il mal d’auto non si lega né alla razza del cane, né alla sua età; esso infatti si può manifestare in qualsiasi animale. Questo particolare disturbo ha origine dall’apparato vestibolare, che si trova nell’orecchio interno e si collega al sistema nervoso; l’assenza di equilibrio potrebbe scaturire nel malessere. Curve, rumori nuovi, sobbalzi potrebbero agitare il cane che non ha familiarità con il mezzo. I sintomi del mal d’auto nel cane sono simili a quelli manifestati nell’essere umano.

Come aiutare un cane con il mal d’auto

Agitazione, nausea, vomito e tachicardia sono le principali manifestazioni di mal d’auto nel cane. L’animale, alla sola vista della macchina, potrebbe anche innervosirsi con il suo proprietario, o al contrario potrebbe dimostrare atteggiamenti di apatia con sbadigli continui e pianti. Per abituare il pet al viaggio, sarebbe buona procedura farlo familiarizzare con il mezzo di trasporto prima con il trasportino; meglio se il primo tragitto in auto è breve. Carezze, parole rassicuranti e magari una morbida coperta potrebbero essere di grande aiuto per il quattro zampe. Se il cane avrà modo di abituarsi ai viaggi gradualmente sarà meno propenso a soffrire di mal d’auto. Importante tenere presente che, quando si affronta un viaggio molto lungo con il cane, è bene fare delle pause e permettere al cane di bere e passeggiare. Nel caso in cui il cane dovesse continuare ad avere disturbi, il veterinario (solo in casi estremi) potrebbe prescrivere un prodotto calmante, spesso anche a base naturale.

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