La coda da stallone è una patologia che colpisce i gatti e che si presenta con molta più frequenza, di quanto si possa immaginare. A causarla possono contribuire diversi fattori, alcuni dei quali sono particolarmente comuni. In medicina è conosciuta come iperplasia delle ghiandole sopracaudali e si caratterizza per la perdita localizzata di pelo nella coda. Al sintomo più evidente dello “spelacchiamento” se ne associano altri che contribuiscono ad indentificare la patologia.
A causare la coda da stallone nel gatto sono principalmente infiammazioni o infezioni alle ghiandole sopracaudali; quando si verifica una delle alterazioni alle ghiandole, iniziano a comparire diversi sintomi: pelo unto alla base della coda, arrossamenti, punti neri, depositi scuri e caduta del pelo. Inoltre, la zona malata tende ad emanare un cattivo odore e in certi casi si può riscontrare anche la presenza di forfora.
Cause e cure alla coda da stallone nel gatto
Oltre ad un problema legato allo smaltimento di sebo e ferormoni presenti nelle ghiandole sopracaudali, a causare la sindrome della coda da stallone nel gatto può essere la scarsa igiene dell’animale. A queste cause si accompagnano poi la presenza di batteri, funghi o parassiti come zecche e pidocchi. Si tratta di una patologia riscontrata particolarmente negli animali non castrati; poiché, in questi casi specifici, l’aumento del testosterone potrebbe andare ad intasare le ghiandole sopracaudali facendole infiammare. Benché possa risultare fastidiosa, non si tratta di una patologia difficile da curare. Il primo passo per combattere la coda da stallone è provvedere attentamente all’igiene dell’animale; secondariamente è possibile applicare dei prodotti o delle creme specifiche, solo dopo aver consultato il veterinario. Un medico specialista, oltre ad agire a livello cutaneo, sarà anche in grado di prescrivere antinfiammatori, antibiotici o altri farmaci, qualora lo ritenga necessario.
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