Il Levriero è un cane conosciuto per la sua indole sensibile e docile, ma questo non gli impedisce di avere un temperamento piuttosto audace. Come ogni animale domestico, anche questa particolare razza di cane ha bisogno di “regole” basilari per essere addestrata. In questo caso, infatti, molto spesso si tratta di esemplari che provengono dalle piste da corsa e che dunque devono ricevere un’educazione precisa per poter diventare animali da compagnia abituati a vivere in appartamento.
Come ogni processo di addestramento anche per il Levriero sono richieste pazienza e tranquillità; ogni animale ha i suoi tempi di apprendimento e agire con frenesia e/o rabbia potrebbe sortire solo effetti negativi. Per prima cosa è bene sapere che i guinzagli adatti ai levrieri sono quelli martingale. Una fase dell’addestramento prevede, infatti, delle passeggiate giornaliere con l’utilizzo del guinzaglio; è importante ricordare che, spesso, si tratta di animali addestrati alle competizioni, quindi lasciarli liberi già dai primi giorni potrebbe farli scappare.
Un buon modo per addestrare un Levriero è stabilire delle routine; si tratta, infatti, di animali molto intelligenti in grado di imparare le regole della nuova casa. Per prima cosa è importante educarlo a fare i suoi bisogni durante le passeggiate; queste devono essere costanti e ripetute più volte durante la giornata. Utile stabilire anche l’orario dei pasti, in modo che l’animale capisca da solo quando è il momento di mangiare o fare i propri bisogni. Una seconda importante considerazione riguarda i comandi da insegnare; essendo un cane che ha difficoltà a sedersi sulle zampe posteriori, il primo comando da poter insegnare potrebbe essere “Aspetta”; in modo che il cane impari a fermarsi quando gli viene chiesto. Posizionare un bocconcino sul pavimento e tenere il cane per il collare; pronunciare poi il comando “Aspetta” mettendo il palmo dell’altra mano sul suo muso; trattenerlo leggermente per il collare per cinque secondi e poi pronunciare “Ok” oppure “Vai” mentre gli si indica il dolcetto; con il tempo imparerà a stare fermo qualche secondo anche senza premio. Ogni cane ha i suoi tempi, per questo non andrebbe mai sgridato o rimproverato con la mano alzata; tuttavia, quando compie qualcosa di sbagliato, un “No” chiaro e deciso rappresenta la soluzione migliore.
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