Come insegnare ad un pappagallo a parlare: alcuni semplici passaggi

Non tutti i volatili sono in grado di parlare, tuttavia alcune specie di pappagallo, come per esempio il cenerino, sono in grado di riprodurre suoni e parole. È importante, però, tenere presente che ogni animale è dotato di una personalità distinta e che la capacità di parlare potrebbe dipendere molto anche dall’età del pennuto e della sua esperienza. Diverse sono le specie che hanno l’intelligenza per imparare, ma il punto di partenza è sempre la pazienza da parte dell’addestratore.

Affinché un pappagallo possa seguire i comandi del suo proprietario e imparare le parole che l’uomo vuole insegnargli, è importante stabilire una relazione di fiducia con l’animale. Per agevolare la costruzione di questo rapporto, è necessario che il volatile si senta a suo agio, una gabbia: capiente, luminosa, calda e accogliente. Il pennuto ha bisogno di ambientarsi, quindi non chiedergli subito di uscire dalla gabbietta è un buon modo di assecondarlo; passaggio che potrà essere svolto, però, dopo qualche settimana dall’arrivo del pappagallo a casa.

Passaggi semplici per far parlare un pappagallo

Per imparare nuove parole, il volatile ha bisogno di sentire spesso la presenza umana; è necessario dedicare delle sessioni di qualche minuto in cui si parla con il pappagallo. Si può partire dai diversi momenti della giornata, associando parole come “ciao” quando si entra in casa e “arrivederci” quando si esce. È bene che le sessioni di addestramento non durino più di 15 minuti, per evitare di stancare o stressare l’animale; una buona procedura è scandire parole singole (almeno all’inizio) e non frasi intere. Si può provare, inoltre, ad utilizzare diverse intonazioni quando si sta cercando di insegnare una parola. Ovviamente non esistono dei tempi precisi in cui l’animale imparerà a parlare; ogni uccello ha i suoi tempi e se non si tratta della razza adatta, potrebbe anche non parlare mai. Premiare il pappagallo ogni volta che ripete una parola, sarà un ottimo sistema per stimolarlo e agevolare le sessioni di addestramento. Con pazienza e assenza di frustrazione, l’intelligenza dell’animale potrebbe davvero stupire il suo proprietario.

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