Le patologie più frequenti che colpiscono le piume dei pappagalli: come individuarle

Anche i pappagalli, come tutti gli esseri viventi, possono essere colpiti da patologie specifiche; alcune interessano le loro piume. Benché in certi casi si potrebbe trattare di patologie poco gravi, tuttavia, per alcune potrebbe essere difficile trovare una cura efficace. Oltre alla scarsa igiene, o ad agenti esterni (come ad esempio funghi o virus), a causare disturbi nel pennuto potrebbero essere problemi di stress; quest’ultimo infatti non è un problema da sottovalutare, poiché potrebbe compromettere notevolmente la salute dell’animale.

Come in ogni contesto, qualsiasi atteggiamento anomalo nell’animale domestico deve essere considerato sempre un campanello d’allarme della presenza di disturbi nel pet. Se in certi casi potrebbe trattarsi di motivazioni meno gravi, come ad esempio la noia, in molti casi un comportamento fuori dal comune nei pappagalli potrebbero rappresentare la presenza di malattie nell’animale.

Due delle malattie più frequenti alle piume dei pappagalli

Nota come la Psittacine Beak and Feather Disease (PBFD) la malattia del becco e delle piume nel pappagallo è una patologia di cui, ancora oggi, non esiste una cura. Questa malattia è causata dalla presenza di un virus, il Circovirus; esso attacca i follicoli delle piume, causando persino la deformazione fino alla perdita di quest’ultime. Si tratta di un disturbo che, seppur molto invasivo, non è grave di per sé, ma è in grado di generare la depressione immunitaria nei pappagalli, redendo il pennuto particolarmente soggetto ad infezioni secondarie. Proprio per evitare la degenerazione della patologia, gli uccelli affetti da questo malessere hanno bisogno di calore aggiuntivo che vada a sostituire quello delle penne mancanti. Causata dallo stress è invece l’auto-deplumazione; ovvero il pappagallo si strappa le piume da solo. Si tratta di una condizione psicologica, quindi non molto facile da curare; proprio per questo è importante chiedere il consulto di veterinario, che potrà indicare la strada più giusta da seguire. Il supporto di uno specialista è fondamentale, perché l’animale potrebbe arrivare a procurarsi ferite che si potrebbero infettare.

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