Si era impigliata pochi giorni fa lungo le coste delle Isole Eolie. Ma dopo svariati tentativi, da parte della Guardia Costiera e dei biologi marini, di liberarla, oggi la balena è scomparsa misteriosamente. Troppo grande per svanire nel nulla, eppure la femmina di capodoglio, rimasta con la coda incastrata per diversi giorni in una rete da pesca al largo di Salina, ha fatto perdere le sue tracce.
Il capodoglio definito spesso l’archetipo della balena, è dotato di dimensioni per via davvero considerevoli (una femmina raggiunge anche i 14 metri), impossibile dunque per loro sparire nel nulla. Eppure la creatura rimasta impigliata nelle Eolie, è scomparsa.
La storia della balena scomparsa
Carmelo Isgrò, il biologo marino che ha lavorato con una squadra formata dalla Guardia Costiera e dai sommozzatori della Capitaneria di Porto per liberare la balena, da la notizia della sua scomparsa. Furia, così è stata chiamata la femmina di capodoglio, è scomparsa con la coda ancora impigliata nella rete. Le “reti fantasma” sono spesso la principale causa di morti in mare tra tartarughe, cetacei e altri pesci. Gli animali restano impigliati nelle reti abbandonate e non riescono più a liberarsi; spesso restano soffocati, altre volte tranciano parti importanti del loro corpo e altre ancora, rimanendo intrappolate, non posso più nutrirsi e muoiono di fame. Adesso il mistero sulla balena scomparsa resta irrisolto, ma le ipotesi sono diverse e alcune purtroppo hanno contorni poco positivi. L’alternativa migliore sarebbe quella che l’animale si sia riuscito a liberare e sia tornato a nuotare in profondità. L’idea che qualcuno lo abbia potuto liberare da solo nella notte, resta la più improbabile, visto che un’intera squadra di esperti non era ancora riuscita nel tentativo. Il team di ricerca sta ancora provandosi ad accertare della situazione, ma ancora non è arrivata nessuna risposta precisa. L’unica speranza è che Furia sia ancora viva.
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