Un animale dalle sembianze strane, si risveglia prima dal letargo e al primo sguardo appare come una creatura misteriosa. Ma in realtà è resa irriconoscibile a causa di un’assenza importante. Si tratta infatti di un piccolo riccio al quale mancano tutti gli aculei. Alla sua vista, in tanti sono rimasti a bocca aperta, non avendo riconosciuto subito che si trattasse di un riccio.
L’animale da poco entrato in letargo, ha subito un forte trauma. Il povero riccio si è risvegliato all’improvviso, in anticipo, rispetto al normale risveglio dal letargo e si è ritrovato senza più nessun aculeo. Il fatto è davvero incredibile, soprattutto se si tiene in considerazione che un esemplare adulto ne possiede in media circa 6000. Ma di queste 6000, il malcapitato riccio, non se n’è trovata addosso nemmeno una decina. La causa? Probabilmente una brutta infezione di acari auricolari che lo hanno colpito durante il sonno, lasciandolo ‘spelacchiato’. (Continua dopo la foto).
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Il ritrovamento e il salvataggio
Il piccolo Bear, così lo hanno chiamato, è stato trovato da un uomo che se lo è trovato davanti, mentre passeggiava per strada e non aveva capito che specie di animale fosse. Il passante però, non ha abbandonato la povera creatura al suo destino e in queste condizioni, lo ha portato al Curan Wildlife Rescue di Much Wenlock, in Gran Bretagna. I medici che lo hanno visitato, si sono resi conto quasi subito che si trattasse di un riccio privo di aculei. E sorpreso dalle sembianze dell’animale, i veterinari hanno subito imputato la mancanza di spine ad una grave infezione dalle orecchie. Questa, oltre a causare la perdita delle spine, ha causato anche il risveglio anticipato dal letargo. Il direttore del Curan, Fran Hill, spiega: “Quando i ricci sono stressati perdono le spine. E pensiamo che l’infezione lo abbia svegliato prematuramente, aggiungendo a sua volta altro stress“.
Le attuali condizioni di Bear
Quando il piccolo riccio, Bear è arrivato al centro di cura per animali, era estremamente infreddolito, senza aculei a proteggerlo e con un clima per lui sconosciuto, visto che in genere in questo periodo dell’anno dorme. Inoltre pare che il piccolo Bear, fosse anche incredibilmente affamato. I medici che lo hanno assistito, raccontano infatti che: “Si è lanciato in una ciotola per i gatti e ha bevuto acqua per quasi quattro minuti di fila“. In questo momento, i veterinari che lo hanno visitato, si stanno ancora prendendo cura di lui e oltre a ricevere cibo in abbondanza, per Bear è stata prescritta una cura speciale. Oltre ai farmaci, che gli permetteranno di recuperare i suoi aculei, alla cura si aggiunge anche una sessione di massaggi quotidiani.
I massaggi terapeutici
Dal Curan Wildlife Rescue di Much Wenlock, fanno sapere che oltre ad essere curato per gli acari, i medici e i volontari del centro, ogni giorno strofinano sulla pelle di Bear una lozione all’aloe che lenisce l’irritazione e stimola la circola sanguigna, in modo da favorire la ricrescita delle spine. Il dottore Hill, afferma speranzoso: “Pensiamo che le sue spine ricresceranno, ci vorrà solo un po’ di tempo”. Ma già in primavera Bear potrebbe tornare in libertà.
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