Le cause dell’inquinamento sono sempre più catastrofiche. A testimonianza di questo una scoperta orribile fatta da alcuni veterinari. Una tartaruga stava rischiando di morire a causa di una busta di plastica trovata all’interno della sua gola. Il video, pubblicato dal Two Ocean Aquarium, mostra proprio il momento dell’estrazione. Adesso la cosa più importante sono le condizioni della creatura, che pare, nonostante la criticità, riuscirà a sopravvivere. Questa vicenda, accende ancora una volta i riflettori sul fenomeno sempre più invadente dell’inquinamento e specie della plastica che sta riempiendo tutti i mari del mondo.
Alcuni passanti hanno trovato la tartaruga in spiaggia, i suoi soccorritori si sono accorti immediatamente che l’animale respirava a fatica. Prendendo consapevolezza dello stato d’emergenza, gli uomini hanno portato la tartaruga nell’aerea di veterinari del Two Oceans Aquarium di Città del Capo, in Sudafrica. I veterinari, si sono immediatamente presi cura dell’animale e dopo una radiografia hanno subito capito cosa non andava.
L’animale stava rischiando di morire soffocato a causa di una busta di plastica, rimasta incastrata nella sua gola e che inevitabilmente le ostruiva l’esofago. La tartaruga ribattezzata con il nome di Bob, ha ricevuto le cure dei veterinari si sono presi cura con attenzione minuziosa. Grazie a tutti i controlli, è stato possibile rinvenire all’interno della bocca di Bob, numerosi frammenti di palloncini e altri rifiuti. L’intervento dei veterinari dovrebbe avergli salvata la vita. Il video divenuto virale, è stato pubblicato proprio per sensibilizzare tutti nei confronti della grande piaga dell’inquinamento capace di distruggere la vita di tante vittime innocenti, prima di tutti ovviamente gli animali che popolano le acque.
Secondo il Living Planet Report 2018 del WWF, che ha affrontato una ricerca accurata sulla biodiversità, sembrerebbe che dal 1500 ad oggi, più del 75% delle specie animali presenti in natura, si sia estinto. Il 50 esperti e la Zoological Society of London, hanno affermato che negli ultimi 50 anni, il consumo delle risorse naturali è aumentato del 190%. I dati riportati dal Living Planet Report, sono allarmanti, infatti la ricerca annuncia che, oggi il 25% della superficie terrestre è ancora naturale, ma nel 2050 rischierà di ridursi al 10%. A causare danni all’ecosistema e alla fauna mondiale è soprattutto il degrado dei suoli, che condiziona la salute di 3,2 miliardi di persone. A causare danni sempre più gravi al nostro pianeta, sono la deforestazione, il consumo delle risorse, l’inquinamento e persino l’agricoltura massiccia. Queste attività hanno provocato effetti devastanti sugli ecosistemi. Diverse specie animali, non riescono spesso ad adattarsi ai mutamenti e causa di questi, tanti animali muoiono fino all’estinzione.
Ad incrementare la scomparsa delle specie animali presenti in natura, sicuramente il fenomeno del bracconaggio. Sono tanti ancora oggi, gli animali cacciati per sport o per il mercato nero; tra questi numerosi mammiferi, uccelli e rettili. Molte creature presenti nell’ecosistema, si sono ridotte a causa di questa pratica illegale; e spesso sono a rischio anche le specie che si trovano nelle aree protette, poiché sono testimoniati casi, in cui i bracconieri, sono riusciti ad entrare anche in queste zone.
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