Pet Therapy per i bambini nei reparti di Oncoematologia: arrivano nuovi importanti progetti

La città di Bari, ha reso attivi nuovi e importanti progetti di Pet Therapy per i bambini e i ragazzi che si trovano ricoverati nei reparti di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico. L’obbiettivo dei responsabili dell’ospedale pugliese è quello di ottenere un sostegno concreto da parte degli animali. La terapia, si avvale di animali, che attraverso il loro specifico addestramento, possano apportare dei miglioramenti specie dal punto di vista emotivo e relazionale. Ed proprio in questi campi specifici che si sono potuti osservare dei miglioramenti tra i piccoli pazienti.

Il progetto, è stato avviato nei mesi scorsi. E nonostante sia passato ancora poco tempo, sono stati registrati miglioramenti nelle condizioni emotive, motivazionali e relazionali e del processo riabilitativo dei giovani pazienti. L’intenzione dietro l’iniziativa della Pet Therapy, all’interno dell’ospedale pediatrico è mirata a migliorare la quotidianità dei bambini e dei ragazzi ricoverati nel reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Bari.

Il progetto e le collaborazioni

Nella mattinata del 4 dicembre 2018, sono state presentate, le prime attività del progetto ‘Pet Care’. Questo progetto ha reso possibile l’ingresso di animali a fini di curativi, per i piccoli pazienti. Le associazioni coinvolte nell’inziativa sono diverse e appartenenti a diversi rami di specializzazione. Oltre alla Regione Puglia, hanno preso parte al progetto, anche Apleti (Associazione Pugliese per la Lotta contro le Emopatie e i Tumori nell’Infanzia) e l’ associazione Vir Labor, e non da ultima anche l’azienda ospedaliera del Policlinico.

I progressi ottenuti grazie alla Pet Therapy

I progressi ottenuti tra i giovani pazienti dell’ospedale di Bari, sono stati notevoli e molto positivi. Il lavoro della Pet Therapy è molto delicato, ma se fatto con cura può portare a risultati incredibili. Tra gli animali introdotti all’interno del reparto di Oncoematologia Pediatrica, anche Megan. Il cane è un esemplare di Labrador nero di 7 anni, che in sette mesi, ha effettuato 31 sedute di Attività Assistita con Animali (AAA). I bambini e i ragazzi ‘curati’ da Megan, sono stati 16, tra di loro piccoli pazienti affetti da leucemia linfoblastica acuta, sarcoma di Ewing, LNH e glioma a basso grado di malignità. L’equipe, interessata al progetto è formata da Nicola Santoro, direttore UOC Oncoematologia, Carlo Ciceroni, veterinario, Teodoro Semeraro, addestratore ENCI e ideatore del progetto, Alessandra Cretì, addestratrice, Rosa Maria Daniele, medico, Chiara Rutigliano, psicologa Apleti e Giovanna Natile, responsabile Apleti.

L’importanza della Pet Therapy

Il governatore pugliese Michele Emiliano, intervenuto alla presentazione dell’iniziativa ha tenuto a ribadire l’importanza della Pet Therapy. Il governatore ha dichiarato: “Un particolare ringraziamento va a tutti coloro che nel reparto di Oncoematologia Pediatrica hanno consentito l’applicazione della Pet Therapy, la relazione tra un bimbo in cura e un cane meraviglioso che si chiama Megan. In particolare voglio ringraziare i volontari dell’Apleti che sono qui come delle sentinelle di civiltà e di amore. L’obiettivo è trasformare l’attività in terapia e educazione assistita, aumentando il numero delle sedute e validarne i risultati scientifici, visti i miglioramenti registrati nelle condizioni emotive, motivazionali e relazionali e del processo riabilitativo dei piccoli pazienti grazie all’interazione con l’animale. Alleviando la sofferenza fisica e psicologica del piccolo paziente, è consentito di affrontare al meglio ricovero e terapie, con aumento di autostima, di sicurezza, delle capacità motorie e di relazione”.

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