Un bambino affetto da una rara sindrome che gli impedisce di parlare vive in completa simbiosi con una cagnolina sorda. Il loro è un legame unico e indissolubile.
A Cocoa, in Florida, negli Stati Uniti, un bambino di sei anni vive una vita molto difficile perché è affetto della Sindrome da delezione di 22q11.2, una rarissima malattia genetica che colpisce una persona ogni 4.000 nascite. La sindrome può portare problemi degenerativi in diverse aree del corpo e indurre immunodeficienza, problemi cardiaci, anomalie facciali o epatiche. In questo caso il bambino è completamente muto e può comunicare soltanto attraverso il linguaggio dei segni.
Il piccolo ogni giorno deve affrontare grandi difficoltà, ma fortunatamente al suo fianco c’è Ellie, una Boxer di circa tre anni che in breve tempo gli ha cambiato la vita. I genitori del bambino, dopo essere stati informati che la cagnolina era sorda e in grado di percepire il linguaggio dei segni, l’hanno adottata tramite l’organizzazione no profit Coastal Boxer Rescue. Sin dal primo istante tra loro è nato un legame viscerale e indissolubile. I due condividono ogni attimo delle loro giornate; dai giochi in cortile fino ai pisolini sul divano.
È come se fosse un essere umano – ha raccontato la madre del bambino – mio figlio comunica soprattutto con il linguaggio dei segni e lei gli risponde o per lo meno lo capisce. Per tutti noi è il sole in una giornata piovosa. Ellie non è l’unico cane sordo che è riuscito a imparare il linguaggio dei segni. Per i cani non udenti l’apprendimento di questo sistema comunicativo si sviluppa osservano attentamente i gesti e assimilandone i significati. Ellie è diventata senz’altro un grande punto di riferimento per il bambino, che vede in lei le sue stesse difficoltà. In qualche modo i due si sostengono a vicenda e senza dubbio le loro vite non sarebbero state le stesse se non si fossero incontrati.
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