In Egitto, durante un’esibizione circense, un domatore è stato sbranato da un leone ed è tragicamente morto sotto gli occhi sgomenti del pubblico.
Sono immagini davvero scioccanti quelle che giungono da Alessandria d’Egitto, dove, durante uno spettacolo dal vivo con animali, un domatore è stato sbranato da un leone sotto gli occhi atterriti del pubblico. L’uomo, un esperto domatore di 35 anni di nome Islam Shaheen, stava impartendo dei comandi ad uno dei leoni, ma qualcosa deve aver messo in agitazione un altro leone, di ben 200 kg, che improvvisamente si è scagliato contro l’uomo e lo ha azzannato al collo, senza mai lasciare la presa. Gli altri domatori hanno tentato di liberare l’uomo, combattendo con tutte le loro forze, ma, quando alla fine sono riusciti a strapparlo alla trappola mortale, era purtroppo troppo tardi. L’uomo, trasportato d’urgenza in ospedale, è deceduto per le fatali lesioni riportate. Nel video si sentono le urla di terrore del pubblico, tra cui erano presenti anche molti bambini, i quali di sicuro non dimenticheranno mai il trauma delle terrificanti scene a cui hanno assistito.
Questo purtroppo non è l’unico incidente di questo tipo (LEGGI ANCHE: UN LEONE ATTACCA UN BAMBINO ALLO ZOO) e questo episodio conferma, ancora una volta, la necessità di porre fine agli spettacoli con animali, una pratica contro la quale da tempo si leva la voce di molte associazioni animaliste e non solo. La LAV ha più volte riportato i maltrattamenti a cui sono sottoposti gli animali da circo, la maggior parte dei quali, va ricordato, sono animali selvatici sottratti al loro habitat naturale e costretti a condizioni di vita indegne per la loro natura. Gabbie, catene, cibo scarso, violenza fisica, viaggi infiniti e temperature proibitive. Queste sono le condizioni in cui vivono nei circhi leoni, tigri, pantere, elefanti, orsi e cammelli, nati liberi e violati nella loro dignità per il puro “divertimento” dell’uomo. Ma cosa può esservi di divertente in tutto questo? Cosa ci può essere di piacevole nel vedere, ad esempio un orso polare confinato in una prigione di plastica in un centro commerciale dove vede solo la luce artificiale, come il caso del povero orso Pizza? (LEGGI ANCHE ORSO POLARE PRIGIONIERO IN UN CENTRO COMMERCIALE: ESPLODE LA PROTESTA IN TUTTO IL MONDO).
Molti proprietari di circhi sono stati denunciati (LEGGI ANCHE MAXIBLITZ AL CIRCO NELLY ORFEI: SEQUESTRATI TUTTI GLI ANIMALI TENUTI IN CONDIZIONI SCANDALOSE, IMMAGINI SHOCK), ma la strada da percorrere purtroppo è ancora molto lunga e la cosa più grave è che in Italia questi spettacoli ricevono i fondi pubblici. Come osservato giustamente da Roberto Bennati, vicepresidente della Lega Antivivisezione, nel dossier pubblicato nel 2015: Il fondo unico per lo spettacolo, nato come strumento del Governo per aiutare istituzioni e associazioni che si occupano di cinema, musica e teatro, è finito e finito per alimentare circensi senza scrupoli, come denuncia il dossier pubblicato dalla LAV: È l’emblema di un paradosso: un aiuto di Stato deciso quasi cinquant’anni fa per tenere in vita uno spettacolo anacronistico che non attira più il pubblico. Fondi mentre sotto i tendoni si maltrattano sistematicamente gli animali.
La LAV ha stimato, tramite un monitoraggio sul territorio, che attualmente ci sono circa 2000 animali detenuti in poco più di 100 circhi, rilevando inoltre che i circhi italiani detengono un numero elevatissimo di animali provenienti da specie in via di estinzione. Ma, questo è un fenomeno non solo italiano purtroppo e coinvolge ogni Paese del globo, come dimostra questa ulteriore tragica vicenda, dopo la quale si spera che qualcosa cambi, nel breve termine, affinché il circo con gli animali sia finalmente proibito in tutto il mondo.
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