La terra continua a tremare al Centro Italia e sono molti gli animali coinvolti nel sisma. I Vigili del Fuoco, i veterinari, i volontari e le associazioni animaliste lavorano incessantemente per tentare di recuperare gli animali sotto le macerie e per offrire aiuto nello stato di emergenza.
Non si ferma lo sciame sismico nel Centro Italia. Una nuova forte scossa di terremoto è stata avvertita stamane poco prima delle 9:00 nelle Marche e in Umbria. Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il terremoto, di magnitudo 4.7, ha avuto origine a circa 10 chilometri di profondità, con epicentro nella provincia di Macerata. Ritorna dunque alto il livello di emergenza, non solo per le persone, ma anche per gli animali, in particolare per cani e gatti.
A Norcia, sin dalle prime ore dopo la scossa del 29 ottobre 2016, è intervenuto il Punto Veterinario Avanzato dell’Ente Nazionale Protezione Animali, che ha attivato anche la distribuzione di pet food e si sta occupando anche di prendere in custodia gli animali di proprietari che possono più accudirli, i quali saranno trasferiti presso il canile ENPA di Perugia. I veterinari e i volontari lavorano di concerto con i Vigili del Fuoco, proprio com’era accaduto dopo il terremoto dello scorso 24 agosto.
E proprio grazie all’intervento congiunto dei volontari nei luoghi più direttamente colpiti dal sisma è stato possibile salvare tanti animali, anche a distanza di tanto tempo (LEGGI ANCHE TERREMOTO: DOPO UN MESE I SOCCORRITORI MIRACOLOSAMENTE SALVANO UN GATTO DALLE MACERIE e MIRACOLO AD ACCUMOLI: GATTA SALVATA DALLE MACERIE DOPO DUE MESI). I volontari sono attivi nelle zone chiave e, secondo i dati rilasciati dall’ENPA, al momento non risultano animali deceduti per il sisma. Circa 16 animali, tra cani e gatti sono stati salvati nelle ultime ore, tra cui un cane estratto dalle macerie a Norcia grazie a un tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco (LEGGI ANCHE TERREMOTO A NORCIA, NUOVA SCOSSA. CAGNOLINO SALVATO DALLE MACERIE).
Si cerca invece ancora una soluzione al problema delle strutture di accoglienza che rifiutano gli animali (LEGGI ANCHE TERREMOTO: “ACCETTATE GLI ANIMALI”, L’APPELLO DELL’ENPA ALLE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA), anche se, dopo l’appello dell’ENPA, il Comune di Teramo ha dimostrato la sua solidarietà, dirottando gli sfollati con animali domestici presso il centro di accoglienza dell’Università Veterinaria di Piano d’Accio. Un esempio che si spera sia seguito anche da altri Comuni. La situazione è sotto monitoraggio nelle aree critiche e i dati sono in continuo aggiornamento, perché alcune località, soprattutto in zone di montagna, sono ancora inaccessibili.
Ma il sisma non ha coinvolto solo gli animali domestici; secondo i dati AIDAA ci sarebbero circa 30.000 bovini e altri animali da reddito in particolare pecore e capre che devono rientrare nelle aziende agricole dai pascoli, anche non ci sono non ci sono ancora dati certi specifici. Gli animali domestici sfollati con le famiglie sono non meno di 5.000 ed è abbastanza alto il numero degli animali vaganti di cui non è stata fatta denuncia né segnalazione. Dopo i crolli di stamattina si teme ci siano altri animali sotto le macerie e si continua a scavare per cercare di recuperarli. Si attendono nuovi aggiornamenti nelle prossime ore.
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