Ad Amatrice un cane è stato legato con una corda all’auto del padrone, che l’ha trascinato per circa un chilometro, lasciando una scia di sangue davanti al campo della Protezione Civile di Saletta. Il motivo di questo atto ignobile era la volontà di punirlo perché voleva intrattenersi a giocare con gli altri cani del campo.
Mentre i volontari continuano a profondere tutte le loro energie per portare aiuto nelle zone terremotate, c’è qualcuno che, invece di salvarli i cani, cerca di ucciderli. Un vero controsenso che lascia sgomenti e difatti questa storia accaduta ad Amatrice lascia davvero attoniti. La vittima di questo abuso è un cane, legato con una corda e trascinato per oltre un chilometro dall’auto di un pastore della zona. Gli agenti della Forestale dello Stato, della Guardia di Finanza, della Protezione Civile e dalla Polizia Locale, avendo notato una lunga scia di sangue sull’asfalto, hanno inseguito l’autovettura, che ha cercato di sfuggire, ma poi è stata costretta a fermarsi. In seguito sono intervenuti sul posto i volontari dell’OIPA, che hanno chiamato il soccorso veterinario.
Il cane, un pastore di taglia grande, era in stato di shock, con profonde ferite ai cuscinetti e alle zampe e gravi difficoltà respiratorie e presentava i primi segni di ipotermia. L’uomo ha giustificato il suo gesto affermando che il cane meritava una lezione poiché preferiva giocare con i cani del campo della Protezione Civile di Saletta, non ascoltando i suoi comandi. Ha inoltre aggiunto di aver fatto anche di peggio ad altri cani di sua proprietà, dunque un vero e proprio “habitué” del maltrattamento.
In una nota rilasciata dall’OIPA si legge: L’uomo, un pastore noto nella zona, non ha mostrato il minimo pentimento per la tortura inflitta al cane, riferendo di aver già fatto ben di peggio agli altri animali che possiede nell’azienda agricola. Per questo motivo, oltre alla denuncia penale per maltrattamento di animali, sarà oggetto di ulteriori controlli da parte del Corpo Forestale dello Stato. Il cane è stato affidato in custodia giudiziaria al responsabile OIPA presente sul posto e temporaneamente trasferito presso il canile sanitario di Rieti. Nei prossimi giorni sarà predisposto il trasferimento presso uno stallo.
Enrico Piacenza, coordinatore delle guardie zoofile OIPA Piemonte e custode giudiziario del cane, ha commentato: È terribile vedere come, in uno scenario già così drammatico, si possa assistere a gesti di pura cattiveria e violenza. Facciamo un plauso a tutte le forze dell’ordine che, nonostante le molteplici incombenze da seguire, sono accorse e hanno collaborato al fine di punire il responsabile di un gesto gravissimo e rendere giustizia al povero cane.
Fortunatamente il cane è stato tratto in salvo, come molti altri animali salvati ad Amatrice dai nuclei operativi (LEGGI ANCHE TERREMOTO: CANE SALVATO MIRACOLOSAMENTE DALLE MACERIE DOPO 9 GIORNI e TERREMOTO: L’INCREDIBILE SALVATAGGIO DI PIETRO, IL GATTO SOPRAVVISSUTO 16 GIORNI SOTTO LE MACERIE), ma stavolta non si è trattato di salvare una vita dalle macerie, bensì dalla mano crudele dell’uomo.
Photo Credits: Facebook/Twitter
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