Un gorilla di 17 anni è stato ucciso dai guardiani dello zoo in cui viveva: un bambino di soli 4 anni era riuscito a entrare nel suo recinto e si è temuto per la sua incolumità
Il 27 maggio il gorilla Harambe aveva compiuto 17 anni. Eppure il 28 è stato ucciso dai guardiani dello stesso zoo in cui era cresciuto. Il motivo? Un bambino di soli 4 anni che, sfuggito al controllo dei genitori, dopo aver scavalcato le ringhiere di protezione, si è intrufolato nel suo recinto. Per salvare il piccolo umano, quindi, la sicurezza della struttura ha deciso di sparare al primate, prima che fosse troppo tardi.
Ma quella era davvero l’unica cosa da fare? Harambe, infatti, come potete vedere nel video postato al termine dell’articolo, non aveva attaccato il bimbo: eppure, secondo i presenti, era chiaramente agitato ed emozionato, tanto da avere iniziato ad afferrarlo e a trascinarlo. Molti animalisti e anche i semplici utenti del web che hanno visionato il filmato, però, si sono chiesti: non sarebbe bastato un sedativo per addormentare l’animale? A quanto pare no.
“È un giorno molto triste per noi – ha dichiarato il direttore dello zoo di Cincinnati, dove Harambe viveva – Ma hanno fatto la scelta giusta perché hanno salvato la vita del bambino“. L’incidente è avvenuto in un momento in cui lo zoo era molto frequentato: i visitatori hanno sentito delle grida della mamma e a quel punto si sono accorti che il piccolo era precipitato circa 4 metri in basso, nel fossato insieme al gorilla, un colosso di circa 180 chili: ma ci sono voluti più di 10 minuti prima che gli operatori intervenissero.
Forse Harambe si sarebbe potuto salvare, anche perché in tutto quel tempo, se avesse voluto fare male al cucciolo d’uomo probabilmente lo avrebbe già fatto. Senza contare che, dopo l’episodio cileno in cui due leoni sono stati soppressi per salvare un aspirante suicida (LEGGI ANCHE: TENTA IL SUICIDIO NELLA GABBIA DEI LEONI), in questi giorni si è parlato molto dei metodi delle guardie degli zoo che per primi dovrebbero cercare di salvaguardare la salute dei loro animali e che invece sembrano avere il “grilletto facile”. Voi che ne pensate?
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