Ieri, domenica 31 gennaio si è (finalmente) chiusa la stagione della caccia. E per celebrare degnamente la notizia, ci è sembrato giusto condividere con voi il filmato rilasciato da un utente di Facebook, Maurizio Morbidelli, e che ha per protagonista un cinghiale che fa il bagno in mare. La clip, che sta avendo un grande successo in queste ore grazie alle migliaia di condivisioni, è stata realizzata sulla spiaggia della Biodola, Portoferraio, all’Isola d’Elba e riporta questo simpatico commento: “Oggi, domenica 31 gennaio (ultimo giorno di caccia al cinghiale) questo esemplare si fa il bagno in mare in barba a tutti cacciatori!“.
Ma, scherzi a parte (e nonostante il filmato del cinghiale sia assolutamente reale), ci sembra anche giusto tracciare quello che è stato il bilancio (tragico) di questa stagione e che dovrebbe far riflettere sull’utilità della caccia nel 2016/2016 (proprio come ci aveva detto qualche tempo fa Red Ronnie nella nostra intervista). Perché se non si vuole contare il numero delle vittime animali uccise per il divertimento di pochi uomini, sappiate che ci sono state anche 17 vittime umane (contando l’uccisione, da parte del padre, di un 15enne di Bovolenta, Padova) e 67 feriti di cui 15 non cacciatori e tra cui ben 3 minorenni (sommando anche gli infarti e i malori che ci sono stati durante l’attività, si arriva alle 36 vittime dichiarate solamente qualche giorno fa da Animalisti italiani). I dati raccolti dall’Associazione vittime della caccia sono stati rilanciati dalla Lav (Lega anti Vivisezione).
Sul fronte del bracconaggio, poi, per Cabs (Committee Against Bird Slaughter), il 78 per cento dei reati venatori sono stati commessi da persone munite di licenza di caccia o che l’hanno posseduta in passato. Nei 3 mesi di massima migrazione degli uccelli (ovvero fra settembre e novembre), sono stati perpetrati il 58 per cento di tutti i reati riscontrati nell’anno. E “al bracconaggio contro i piccoli uccelli migratori si unisce – ha sottolineato il Wwf – la caccia al lupo, su cui i bracconieri negli ultimi 3 anni si sono accaniti. Trappole, lacci, bocconi avvelenati e impatti mortali con le auto sono stati letali per il 20 per cento della popolazione italiana di questo animale“. Insomma, un quadro piuttosto preoccupante e che come dicevamo dovrebbe far riflettere e parecchio. Soprattutto guardando il video qui al termine dell’articolo…
Foto by Facebook
Spiaggia la Biodola. Isola d’Elba. Oggi, domenica 31 gennaio (ultimo giorno di caccia al cinghiale) questo esemplare si fa il bagno in mare in barba a tutti cacciatori!!! Pubblicato da Maurizio Morbidelli su Domenica 31 gennaio 2016
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